Un Charles Lecerc da leggenda strappa la pole anche sul circuito di Singapore. La terza di fila dopo Spa e Monza, su una pista dove nessuno si aspettava di trovare una Ferrari così competitiva rispetto sia a Mercedes che a Red Bull. Un vero e proprio capolavoro quello di Leclerc oggi, che va a ricordare un po’ quello di Lewis Hamilton l’anno scorso. Il tracciato di Marina Bay evidentemente si presta particolarmente ad esaltare le capacità dei piloti. Telemetria Pole Leclerc Hamilton
Per capire come ha fatto Charles Leclerc a compiere questo vero e proprio miracolo abbiamo analizzato i suoi dati di telemetria e confrontandoli con quelli di Lewis Hamilton abbiamo trovato alcune differenze signficative.
Il cambio: Leclerc aggressivo! Telemetria Pole Leclerc Hamilton
Dal punto di vista del cambio Leclerc è molto aggressivo in tutto il giro. Adotta spesso la tecnica del “short shifting” in accelerazione per massimizzare la trazione e lo scarico a terra di tutta la potenza del Power Unit Ferrari. Ciò si nota particolarmente nelle accelerazioni importanti, dopo le curve 5, 11 e 17 e 20. Non solo. Leclerc, rischiando veramente il tutto per tutto in più occasioni lungo il suo giro riesce ad affrontare ben 4 curve con una marcia più alta del suo rivale britannico: curva 3, curve 7 e 9 e curva 22, dove Hamilton scala dalla sesta alla quinta, mentre Leclerc no.
L’acceleratore: Leclerc pazzesco…
Il grafico dell’acceleratore poi è qualcosa di non comune. Il pedale del gas della SF90 numero 16 infatti non viene quasi mai alzato del tutto dal suo pilota. Cercando infatti di avere più possibile trazione in uscita di curva Leclerc non alza mai interamente il piede dal gas, anche in fase di frenata. Fare ciò in un tracciato difficile e tortuoso come quello di Singapore è davvero notevole. Soprattutto quando si vede che un vero fenomeno, anch’egli al limite, come Lewis Hamilton non riesce a fare lo stesso.
Da notare poi come nel tratto tra curva 10 e 11 Leclerc riacceleri a full gas portando tanta velocità, cosa che Hamilton non riesce a fare. Ed è infine anche nell’ultimo settore, dove di solito Hamilton domina incontrastato, che Leclerc riesce ancora a fare la differenza: in uscita dalla S delle curve 20 e 21 infatti Leclerc riaccelera di più subito e poi in maniera omogenea, garantendo trazione e riuscendo a portare tanta velocità. A curva 22 poi Hamilton è costretto ad alzare completamente il piede e a scalare una marcia, mentre Leclerc riesce ad alzare di meno e a gestire la percorrenza con la riapertura del gas.
I freni: Hamilton più pulito, ma Leclerc più efficace nel misto Telemetria Pole Leclerc Hamilton
Per quanto riguarda i freni invece il comportamento è molto simile tra i due piloti. Con Leclerc che ha due momenti di difficoltà rispetto ad Hamilton a curva 7 dove stacca parecchio prima e a curva 17 dove è costretto a toccare il freno a differenza dell’avversario. Nella parte tortuosa che va da curva 10 a curva 13 invece il monegasco riesce a staccare sempre qualche metro dopo il suo avversario, strappando una prestazione migliore anche in termini di rilievo cronometrico.
Ancora una volta da sottolineare quindi la prestazione di Leclerc, davvero fenomenale in questo giro pole a Singapore. L’andamento dei dati, specie di quello dell’acceleratore, tradisce una grande confidenza e un giro percorso col cuore in gola dando il tutto per tutto. Vedremo se domani il giovane talento della Ferrari sarà in grado di fare ancora una volta l’impresa portando a casa il terzo successo di fila.
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