Giornata anomala quella del venerdì di Budapest per le prime due sessioni di prove libere valide per il Gran Premio d’Ungheria. Nonostante il costante rischio pioggia nella prima sessione le vetture sono riuscite a completare un programma quasi interamente sull’asciutto. Situazione capovolta nel pomeriggio, con una sessione prevalentemente sotto la pioggia battente, che non ha consentito di effettuare vere e proprie simulazioni di passo gara. Difficile quindi fare valutazioni sulle prestazioni delle monoposto. F1 GP Ungheria Verstappen guida con la pioggia
Max come al solito velocissimo sul bagnato anche nel giro secco
Con pista umida o bagnata ancora una volta Max Verstappen ha dimostrato un’ottima velocità. Con un tempo di 1:32.659 ha messo in chiaro che sul bagnato lui è il riferimento, avvicinato solo dalla Mercedes di Bottas. Prendendo i dati della prima sessione, dove l’olandese era stato autore di un ottimo secondo tempo, e confrontandoli con quelli del “giro veloce bagnato” della seconda, è possibile andare ad analizzare le differenze per capire come il giovane talento della RedBull adatti la sua guida alle difficili condizioni della pista.
Cambio: tutto il giro più in basso di una marcia
Per quanto riguarda il cambio,; balza subito all’occhio che in condizioni di pista bagnata Verstappen percorre tutto il giro in una marcia più bassa rispetto alle condizioni di asciutto. Con la pista bagnata le scalate sono meno violente e più lunghe, mentre la ricerca delle marce più alte avviene in leggero anticipo per evitare pattinamento in trazione. Si nota una notevole differenza poi a curva 11, che in condizioni di asciutto viene affrontata in settima marcia, mentre in condizioni bagnate Verstappen scala addirittura fino alla quinta.F1 GP Ungheria Verstappen guida con la pioggia
Acceleratore: quanta sensibilità di Max
L’ uso dell’acceleratore poi mette in evidenza la sensibilità del pilota. Max alza il piede dal pedale in anticipo con pista bagnata, ma è nella riapertura del gas che si vede come riesca contemporaneamente ad essere dolce,;progressivo e al tempo stesso veloce. Quindi senza troppi timori di arrivare in pieno. Chiaramente le curve che normalmente si fanno in pieno come la 3 e la 10 costringono il pilota, con pista bagnata, ad alzare il piede. Ma in curva 10 per Verstappen è un effetto appena accennato, dimostrando ancora sia che il pilota ha una sensibilità particolare, sia che la Red Bull ha tanto carico aerodinamico che lo aiuta in queste condizioni.
Le ultime 3 curve poi sono le più scivolose del tracciato in condizioni bagnate e si vede come Verstappen in tutte e 3 le accelerazioni ha un momento di rialzo del pedale,; probabilmente dovuto a un controllo del retrotreno della vettura. È interessante notare come lo stesso controllo lo abbia anche in condizioni di pista asciutta a curva 7 e all’ultima curva. Ciò testimonia che i team radio del pilota in mattinata a lamentarsi di un posteriore molto instabile avevano un riscontro oggettivo nella guida.
Freno: frenate più lunghe ma che finiscono prima
Per quanto riguarda invece il freno è molto facile vedere come in condizioni di pista bagnata il pilota freni molto prima. Ma c’è anche in questo caso un particolare da notare. In molte curve infatti Verstappen frena prima in condizioni di bagnato ma rilascia anche prima il pedale del freno. Probabilmente perché in condizioni di asciutto il pilota termina gli ultimi metri della frenata durante l’inserimento in curva, mentre in condizioni di bagnato ha necessità di rallentare completamente la vettura prima dell’ingresso per evitare di perdere il controllo.
Le previsioni per il weekend sono in miglioramento anche se potremmo avere pioggia ancora nelle Prove Libere 3 di domani. Vedremo quindi se riusciremo ancora ad apprezzare lo stile di guida sotto l’acqua del giovane olandese come accaduto oggi ed in Germania nell’ultimo Gran Premio.
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Gran Premio Ungheria 2019 – Prove Libere 2 in diretta [LIVE FP2]