Le monoposto di Formula 1 sono la massima espressione tecnologica delle corse motoristiche su pista, ogni dettaglio è fondamentale per ottenere la massima performance.
Ferrari, McLaren, Red Bull e tutti gli altri team di F1 hanno adottato delle ali “flessibili” per ottenere dei vantaggi: quali sono?
Il principale argomento di discussione all’interno del paddock di F1 riguarda il problema delle ali flessibili, Ferrari, Mercedes e gli altri team sfruttano a loro vantaggio alcuni punti di forza del carbonio. Perché questo comportamento è tanto importante sulle moderne monoposto?
Come si muovono queste ali?
Alle alte velocità, a causa del carico aerodinamico, tutti i componenti tendono a flettersi leggermente. Nel caso delle ali anteriori, i team hanno predisposto delle lamelle di metallo (cerchio verde delle foto) che hanno il compito di garantire la rotazione dei flap superiori (vedi freccia azzurra).
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Come si può notare da questa vista, la rotazione porta ad un abbassamento della sezione frontale dei flap (frecce rosse). Questo comporta una riduzione dell’area frontale della monoposto con un relativo abbassamento della resistenza aerodinamica. Il Drag di una vettura cresce con il quadrato della velocità, una minima riduzione della sezione alle alte velocità ha grossi impatti su questa forza resistente.
Comportamento ala posteriore
L’ala anteriore è sicuramente il componente con la maggiore flessione, questo è dovuto alla sua natura costruttiva. L’alettone posteriore è caratterizzato da più punti di attacco che lo rendono più rigido e meno deformabile, il carico aerodinamico si distribuisce sui piloni centrali e sugli endplate laterali.
Come riescono i team ad ottenere queste flessioni?
La FIA controlla tutte le vetture prima delle prove libere, queste devono superare dei test di flessione statici di alcuni componenti. La procedura consiste nell’applicare dei carichi in determinati punti delle strutture e queste non devono avere spostamenti superiori ad un certo limite. Il carbonio, utilizzato per realizzare i componenti aerodinamici, non è però un materiale elastico lineare. Questo è infatti un materiale composito, formato da fibre intrecciate legate da una resina, si può creare così un componente in grado di deformarsi in maniera non lineare. La federazione non cambierà il regolamento tecnico quest’anno ma ci saranno test più severi nella prossima stagione.
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