Dopo le prove libere arriva il gran lavoro degli ingegneri: si studiano i grafici delle telemetrie, si ricavano dai dati GPS le prestazioni degli avversari, si mette tutto a confronto, si studiano assetti e strategie… E così la grande sfida Ferrari Mercedes prosegue fuori dalla pista. Vediamo insieme i dati delle telemetrie della Ferrari n.16 di Charles Leclerc e della Mercedes n.44 di Lewis Hamilton relativi al loro miglior giro nelle FP2. Telemetria Leclerc
Come è facile intuire la linea rossa rappresenta la Ferrari di Leclerc, mentre quella azzurra la Mercedes di Hamilton, in alto il grafico delle velocità, in basso quello del cambio.
PRIMO SETTORE
Nella prima parte del primo settore le prestazioni sono molto simile. Nella primissima staccata Leclerc appare un pelo più conservativo di Hamilton staccando il gas qualche metro prima. Riesce poi ad avere una velocità di punta maggiore all’uscita di curva 3.
SECONDO SETTORE
Il secondo settore appare sulla falsariga di quanto è già noto nelle differenze tra Ferrari e Mercedes: Ferrari più veloce nelle velocità di punta, ma più lenta nelle curve, con Mercedes che fatica ad arrivare agli stessi picchi di velocità di Ferrari, ma che riesce a portare più velocità in percorrenza di curva.
Da notare che nel semi rettilineo che porta a curva 15 la Ferrari di Leclerc mette anche l’ottava marcia, mentre Hamilton si ferma alla settima.
TERZO SETTORE
È forse il terzo settore quello che svela di più le carte: la Ferrari numero 16 si attesta ad una velocità di circa 310 km/h a metà del lunghissimo rettilineo e sembra non spingere di più, fin quando, aprendo il DRS la velocità ricomincia ad aumentare vertiginosamente, fino ad arrivare al massimo di 333 km/h.
La Mercedes di Hamilton invece appare in accelerazione costante, con meno effetto DRS chiuso/aperto. Forse qui si scopre qualcosa: Mercedes appare quindi molto scarica per cercare di avvicinare la velocità di punta della Ferrari, in una pista poco severa per gli pneumatici è una scelta che penalizza poco in chiave passo gara. Ferrari al contrario è forse più carica aerodinamicamente, per cercare di migliorare proprio la prestazione in curva, visto l’effetto massivo del DRS. La buona notizia per la rossa è che comunque mantiene la sua alta velocità.
La sfida Ferrari
La sfida per la rossa appare tutta qui: generare più carico aerodinamico per migliorare la percorrenza in curva senza aumentare troppo la resistenza all’avanzamento. Da questi dati la missione appare compiuta a metà, vedremo domani con il riscontro della pista in qualifica sulla massima espressione delle prestazioni delle monoposto per la conquista della pole position!
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Telemetria Leclerc