Quindici anni in Rosso, ora Team Principal McLaren, Andrea Stella spiega come la Ferrari sia il vero segreto dietro alla rinascita del team di Woking.
Andrea Stella sa come vincere. A dirlo è il suo passato (e ora anche il suo presente). Laureato in ingegneria aerospaziale, nel 2000 fa il suo ingresso dai cancelli di Maranello, dove rimarrà per 15 anni. È la stagione dei grandi successi della Rossa, con un team composto da Schumacher, Todt, Ross Brawn, Rory Byrne, Nikolas Tombazis e James Allison.
“L’esperienza e la qualità delle persone coinvolte in quel progetto era straordinaria”, ricorda Stella.
“Credo che alcuni di loro avrebbero potuto avere ruoli di ancor più prestigio in altri team, ma hanno scelto di restare in Ferrari. Lo hanno fatto perché sapevano che il loro lavoro avrebbe permesso di creare quella che è stata la squadra più forte di tutti i tempi”.
Stella: “Qualcosa con Alonso è mancato. Ecco cosa voglio in McLaren”
Stella verrà poi promosso ad ingegnere di pista, dapprima di Kimi Raikkonen, poi di Alonso. Eppure con lo spagnolo è mancato qualcosa per raggiungere i traguardi sperati.
“La continuità era il vero valore della squadra quando sono arrivato. Si sapeva chi o cosa serviva e lo si aggiungeva, mattone dopo mattone. Ed è forse questo che è mancato durante l’era di Fernando. Ci sarebbe servito quel tipo di approccio”.
La Rossa fa ormai parte del passato di Stella, ora Team Principal in McLaren. Il team di Woking, dopo un inizio sottotono, si è rivelato una vera sorpresa in questo 2023. Parte dei meriti sono sicuramente da riconoscere all’approccio imposto dall’ingegnere italiano.
“A prescindere dal ruolo che ricopri, ci sono valori che vanno sempre mantenuti. La continuità e l’esperienza sono tra questi. Ed è esattamente ciò che sto cercando di portare in McLaren”.
E finora gli è riuscito piuttosto bene…
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