Superato il giro di boa dei tre quarti di stagione, Pirelli arriva al GP di Singapore pronta ad affrontare le peculiarità di una delle gare più suggestive del calendario. Le squadre portano a Marina Bay un pacchetto diametralmente opposto rispetto a quello presentato a Monza per questa pista difficile e tortuosa.
Le caratteristiche del circuito GP Singapore Pirelli
L’appuntamento di Marina Bay presenta una serie di caratteristiche che lo rendono una delle gare più attese dell’anno. Rimane, da oltre dieci anni, l’unica tappa del campionato corsa in notturna, a causa di un fuso orario sfavorevole ma, soprattutto, di condizioni climatiche proibitive. La gara di Singapore è infatti la più calda e umida del campionato: le temperature nell’abitacolo superano i cinquanta gradi. I piloti si preparano all’appuntamento con sessioni di allenamento in sauna.
Per quanto riguarda il circuito, si tratta di una pista dal giro estremamente lento, a causa della difficoltà tecnica e del raggio ristretto delle sue 23 curve(numero record nell’attuale calendario). I bassissimi livelli di aderenza portano i team a favorire assetti ad altissimo carico aerodinamico e a prestare particolare attenzione all’azione di gara (via di fuga strettissime) e all’evoluzione della pista. La configurazione di marina Bay è utilizzata infatti solo in occasione del Gran Premio, per cui la pista è estremamente sporca nelle prime sessioni.
La scelta delle mescole
Pirelli nomina per il GP di Singapore il set più morbido disponibile nel 2019: C3 come hard, C4 come medium e C5 come soft. Le scelte dei vari piloti e team si dimostrano coerenti con l’importanza della strategia in questa gara. Così le commenta Mario Isola.
“È difficile pensare a due tracciati così diversi come Monza e Singapore. A Marina Bay i team dovranno ripartire da zero rispetto alla gara in Italia, anche se il tracciato è ben noto e ci sono molti dati rappresentativi dalle scorse edizioni. Qui è piuttosto difficile sorpassare, perciò le squadre cercheranno di sfruttare al meglio le strategie per guadagnare posizioni. Negli ultimi anni è sempre entrata la safety car, un fattore da considerare e che sicuramente influisce sulla complessità della gara. Sarà un fine settimana molto interessante, visto che ci sono alcune differenze nella scelta dei set da parte dei team che potrebbe portare a un’ampia varietà di strategie. Vedremo se qualcuno proverà a qualificarsi sui pneumatici medium anziché su soft, per garantirsi una maggiore flessibilità nella tattica di gara”.
Informazioni tecniche
- Pressioni minime alla partenza: 19,0 psi (ant.) | 16,5 psi (post.)
- Camber massimo: -3,75° (ant.) | -2,00° (post.)
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