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F1 | “Aspiro a diventare come Lewis, non come lui” parole al veleno di Russell contro Verstappen

Nel giovedì di Abu Dhabi, George Russell non le manda a dire contro Verstappen, con lo screzio che sfocia anche sul personale. Ecco le dichiarazioni del pilota Mercedes.

Tra i temi più caldi della F1 attualmente vi è sicuramente lo screzio avuto da Russell e Verstappen durante il GP del Qatar. Tale episodio, tuttavia, ha lasciato uno strascico profondo al punto da essere, una settimana più tardi, in quel di Abu Dhabi, ancora tra gli argomenti più chiacchierati del paddock. A gettare altra benzina sul fuoco è stato proprio George Russell che, nel media day dell’ultimo weekend della stagione, ha controbattuto a tono alle dure accuse imputatogli da Verstappen.

Dopo essersi giustificato infatti, il pilota della Mercedes è passato al contrattacco, pareggiando il fronte “personale” delle dure parole del 4 volte campione del mondo. Egli infatti ha ricordato come tali azioni siano ancora più gravi nel momento in cui a compierle sia un pilota così titolato. Da lì, tuttavia, ha proseguito con un paragone che riprende una delle rivalità più accede dell’era moderna della F1.

Sai, è un quattro volte campione del mondo. Quando paragono le sue azioni a quelle di Lewis, penso che Lewis è il tipo di campione del mondo a cui aspiro, non lui“.

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Russell ha proseguito inoltre sminuendo Verstappen come pilota, affermando che risulta imbattibile solo quando lo è la sua vettura, esattamente come tutti gli altri piloti.

Dall’Austria ha vinto lo stesso numero di gare di altri sei piloti. Quindi quando dici che Max è battibile, ovviamente lo è. Sai, solo quando è nella macchina più dominante, non è battibile. Proprio così come non lo eravamo Lewis e io quando avevamo la macchina più dominante a Silverstone a Las Vegas“.

Al pilota britannico è infine stato chiesto se certi atteggiamenti gli siano stati implicitamente incentivati dalla FIA nelle occasioni in cui è stata troppo permissiva. A tale quesito ha replicato ancora una volta menzionando la lotta mondiale 2021 contro Hamilton asserendo, sempre con tono tangibilmente polemico, l’ingiustizia della vittoria di Max.

Penso che sia stato favorito perché nessuno gli ha tenuto testa. Lewis lo ha fatto nel 2021 e ha perso quel campionato ingiustamente. Riuscite a immaginare a ruoli invertiti se Max avesse perso quel campionato allo stesso modo? Masi avrebbe dovuto, temere per la sua vita”.

Ha proseguito elencando episodi recenti in cui l’olandese avrebbe superato il limite.

“In alcuni degli incidenti recenti è stato punito e si è punito da solo. Ad esempio in Messico con i sorpassi spericolati, a Budapest lo stesso. A differenza del passato, non ha una macchina così dominante. Non è mai stato in questa posizione. Quindi, sapete, penso che la FIA stia piuttosto esagerando ora e non penso che molto debba cambiare dal loro punto di vista in quanto si punirà da solo in un modo o nell’altro”.

Data la delicatezza della situazione alla sessione media di Russell è poi intervenuto in via del tutto eccezionale anche Toto Wolff, per difendere il suo pilota. Osserveremo nei giorni successivi l’evolversi di tale vicenda, la quale he decisamente non pare ancora chiusa, e se quest’ultima avrà implicazioni in pista durante l’ultimo GP della stagione.

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Crediti immagine di copertina: ©F1inGenerale