Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, non è sicuro che la temperatura della benzina delle Red Bull fosse conforme al Regolamento per tutta la durata della gara.

Ormai non è più un segreto. Il caso benzina sta animando le discussioni tra i team di F1. In particolare, ancora una volta, sotto i riflettori ci sono le due squadre che si stanno contendendo la testa del mondiale, Ferrari e Red Bull.
Quest’ultima si è infatti resa protagonista di uno strano episodio poco prima dello schieramento in griglia per il Gp di Spagna. Vi abbiamo già raccontato di come la Federazione abbia riscontrato un valore non conforme a quello imposto dal regolamento (che impone che la temperatura del carburante si di 10 gradi minore rispetto a quella ambientale) poco prima che le vetture lasciassero i box, ma a far discutere è la soluzione adottata da Red Bull.
Sembrerebbe, infatti, che il team di Milton Keynes abbia riscaldato la benzina a pochi minuti dallo schieramento in griglia, rientrando così nei parametri consentiti.
Effettivamente Red Bull, secondo quanto riportato da F1-Insider.com, avrebbe lasciato accesi i motori delle vetture mentre ancora si trovavano nel garage, per poi schierarsi in griglia all’ultimo.
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I dubbi di Binotto
A nutrire dubbi sui metodi adottati da Red Bull è Mattia Binotto, che chiede immediata chiarezza sul punto da parte della FIA.
Il team principal della Ferrari, infatti, si interroga se la temperatura del carburante a bordo delle Red Bull sia stata conforme ai parametri richiesti durante tutta la gara o se, oppure, lo fosse solo al momento dello schieramento in griglia.
“Ovviamente non posso sapere cosa stesse accadendo in quel momento“, ha dichiarato a proposito dell’arrivo in ritardo di Verstappen sulla griglia di partenza.
“Posso immaginare che sia dipeso dalla temperatura del carburante nel serbatoio. La benzina deve essere al massimo di 10 gradi inferiore a quella ambientale. Credo che il regolamento debba prevedere che sia sempre così, non solo quando la macchina esce, ma anche nel garage stesso“, ha aggiunto.
“Dubito che il calore del motore sia sufficiente, perché il carburante dovrebbe essere sempre a non più di 10 gradi. Posso solo fidarmi della FIA“, ha concluso.
Un ulteriore capitolo, dunque, della sfida Red Bull – Ferrari, che si corre in pista e non solo…
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