F1 | Bottas crede nell’Alfa Romeo: “Potremmo lottare per podi e vittorie in futuro”

Valtteri Bottas ha fiducia nel progetto Alfa Romeo e crede che il team abbia il potenziale per giocarsi in futuro podi e vittorie contro i top team.

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Valtteri Bottas, Alfa Romeo, precede in pista la Red Bull di Max Verstappen sul tracciato di Barcellona. Copyright: Batchelor / XPB Images

Valtteri Bottas ha trovato la sua dimensione nel team Alfa Romeo e spera di poter continuare la crescita sua e della squadra arrivando a lottare per podi e vittorie. Il pilota finlandese arrivava da un 2021 in cui era riuscito a vincere solo una gara mentre la scuderia italo-svizzera navigava nelle retrovie con soli tredici punti segnati. Chiamati quindi entrambi al riscatto, Alfa Romeo e Bottas sono stati tra le sorprese del 2022 a centro gruppo. Il #77 è infatti ottavo in classifica piloti, alle spalle del solo Norris per quanto riguarda il centro gruppo con quattro punti di scarto. La squadra è invece sesta a -14 dalla McLaren, quarta.


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Bottas è contento delle prestazioni del team finora e crede che il potenziale sia molto alto, come ha spiegato al podcast My big break: Non siamo al picco. Lo vedo e la gente lo sa, abbiamo ancora tante cose che possiamo fare meglio. Almeno sappiamo che per una squadra come questa il budget cap rende le cose molto più eque. Quindi sai che ci sono opportunità; in passato se qualcuno avesse avuto 200 milioni di budget in più di te, sarebbe stata una montagna da scalare. Ma ora è realistico pensare che possiamo fare meglio di così; in futuro potremo conquistare podi e persino lottare per le vittorie in gara. Ci credo davvero, c’è molto lavoro da fare ed è per questo che sono qui”.

“Per quanto riguarda i risultati, non c’era alcuna grande aspettativa per il primo anno. In realtà ci siamo resi conto abbastanza rapidamente che una volta ottenuta l’affidabilità, con l’auto abbiamo  una base piuttosto buona. In alcune piste siamo davvero quasi lì a combattere con i top team ed è stato sorprendente perché non è qualcosa che mi aspettavo per il primo anno, ma sapevo che il potenziale era lì.” ha concluso.

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