Il caldo (e non solo) che ha reso stremati i piloti dopo il GP in Qatar ha suscitato la reazione di Leclerc, il quale chiede che sia rivista la durata della gara.
Le immagini dei piloti stremati dopo la gara in Qatar, tra caldo e intensità al limite, fanno indubbiamente discutere e uno dei protagonisti, Charles Leclerc, ha offerto il suo punto di vista.

Nella sua intervista per il feed ufficiale della F1 il pilota della Ferrari ha in primis sottolineato le ragioni che hanno reso questo GP così provante fisicamente: “Credo che questa sia stata la gara di gran lunga più dura che ciascuno di noi abbia mai fatto nella propria carriera. Ci sono tre motivi principalmente: primo, il caldo; secondo, le curve ad alta velocità; terzo e più importante, era una gara da tre soste ed era giro di qualifica dopo giro di qualifica e per noi è stata estremamente dura.
Leclerc arriva quindi al punto: “Credo che sia opportuno rivedere il numero di giri per l’anno prossimo perché al termine della gara potete vederci riposare, seduti e guardandoci negli occhi a vicenda era evidente come alcuni piloti non stessero affatto bene“.
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Tutta la fatica incide sulla concentrazione dei piloti che va a scemare nell’arco della gara. Leclerc punta quindi il focus su un’altra conseguenza: “Peraltro, tutto ciò rende la questione track limits ancora più difficile. Stiamo parlando di 10… 5 centimetri e a 320 all’ora è già difficile in qualifica, con la disidratazione e i così tanti giri della gara è ancora più difficile. Fisicamente non siamo neanche particolarmente stanchi, ma è la disidratazione che è così terribile. Perdi così tanta acqua che verso la fine della gara la vista inizia ad essere sfocata, specialmente ad alta velocità con le forze G; anche i riflessi peggiorano”.
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