Nella consueta riunione del sabato che mette insieme Team Principal e F1 Management si è molto discusso del calendario 2020. Pur in assenza di notizie ufficiali in merito, le ultime voci e indiscrezioni indicano novità molto interessanti. Vediamole insieme.
Più appuntamenti in campionato F1 calendario 2020
Con l’aggiunta delle nuove piste di Zandvoort ed Hanoi e la quasi certa riconferma di Barcellona, in molti si sono interrogati sui circuiti che lasceranno il campionato di Formula 1. Pare, invece, che Liberty Media sia intenzionata ad espandere il calendario: per questa decisione, tuttavia, serve consenso unanime delle squadre. Toto Wolff ci lascia intuire che questa condizione sia stata ottenuta.
“In breve, abbiamo deciso di avere 22 gare. Dobbiamo lasciare che Liberty si occupi degli affari, e il loro compito è quello di far crescere la F1. Se sono in grado di attrarre promotori, dobbiamo sostenerli. Tuttavia non dovremmo cambiare il regolamento tecnico perché abbiamo una gara in più. Questo è stato il dibattito che abbiamo avuto. Non dovrebbe essere vista come un’opportunità per aumentare il numero di componenti. Allo stesso modo, però, dobbiamo proteggere chi lavora con noi, perché si potrebbe arrivare a un punto in cui il sistema non è più gestibile con un solo equipaggio. Questo diventa un fattore che va preso in considerazione”.
Possiamo quindi dedurre che l’attuale regolamento tecnico, e nello specifico la previsione di un limite massimo di PU per stagione fissato a 3, non subirà vistose modifiche.
Voci dal paddock riportano che la conferma del calendario definitivo arriverà entro la prossima settimana. C’è da capire come Liberty Media intende gestire i faticosi double-header e l’eventuale concomitanza con altre competizione motoristiche, che ha quest’anno provocato il disappunto di non pochi appassionati. Chase Carey, intanto, ha ottenuto il consenso delle squadre su una materia e una scleta che avrebbero potuto essere potenzialmente spinose.
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