Formula 1

F1 | Calendario a rotazione: come funziona e quali circuiti sono a rischio

Inizia la stagione 2025 e la F1 introduce in calendario la rotazione dei circuiti: cos’è, come funziona, e quali Gran Premi sono a rischio.

La stagione 2025 di F1 sta per iniziare e si dà ufficialmente il via alla rotazione in calendario. Il sistema annunciato dal CEO Stefano Domenicali qualche mese fa alla fine ha avuto il semaforo verde: il rinnovo di Spa, uno dei circuiti europei, prevede già una novità nel programma della Formula 1, come abbiamo riportato in questo articolo.

Credits: Formula1.com

Cosa comporta la rotazione del calendario di F1 e quali effetti già nel 2025?

Rotazione calendario F1: cos’è e come funziona

Negli ultimi anni, la Formula 1 ha avuto un’enorme crescita a livello economico e di pubblico. Grazie anche al traino di Netflix con Drive to Survive, la classe regina ha varcato i confini come mai prima d’ora. Tra sponsor e denaro, per questi motivi è anche aumentata la richiesta dei Paesi di ospitare Gran Premi.

Se da una parte c’è soddisfazione, dall’altra c’è la necessità di fare un po’ d’ordine nel calendario, dato che in una stagione di F1 si è raggiunto il massimo di 24 gare e non c’è spazio per tutti. Da qui l’idea della rotazione dei Gran Premi nel calendario: così si possono accontentare le numerose richieste dei paesi ospitanti. Tra questi, il ritorno dell’Africa, l’ingresso della Thailandia, e l’espansione di nuove gare sul suolo americano.

Il prezzo da pagare è il sacrificio: alcune Gran Premi cederanno il posto ad altri, ma non vuol dire che spariranno. La rotazione permette di soddisfare tutti, alternando le gare e cambiando calendario ogni anno. In questo modo si garantisce la permanenza dei circuiti e allo stesso modo si dà il benvenuto ad altri.

Rotazione calendario F1: quali circuiti sono a rischio?

L’Europa paga il prezzo più alto di questo nuovo sistema. Il nostro continente è quello che ospita la maggioranza dei Gran Premi di Formula 1. Oltre a Spa, gli altri circuiti a rischio rotazione includono:

  • Imola (ancora non ci sono notizie sul rinnovo)
  • Barcellona (molto probabile che nel 2026 ceda il posto a Madrid)
  • Baku (il numero delle presenze lo scorso anno era al di sotto delle aspettative, e ha ridotto le possibilità di un rinnovo oltre il 2026)

F1: quali circuiti hanno un contratto a lungo termine?

Il Gran Premio d’Australia è quello con il contratto più lungo: il circuito dell’Albert Park ha rinnovato fino al 2037. Bahrain, Silverstone, Ungheria, Monaco, Canada, Miami, Austria e Abu Dhabi resteranno almeno fino al 2030.

Arabia Saudita e Qatar si sono assicurati il rinnovo rispettivamente fino al 2030 e 2031, ma il circuito potrebbe essere spostato altrove. A Qiddiya, infatti, sorgerà una nuova pista.

E infine: Singapore continuerà ad ospitare un Gran Premio fino al 2028, mentre Suzuka fino al 2029.

Crediti immagine di copertina: Scuderia Ferrari Press Office

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