La tragedia di Spa ha riaperto la questione sicurezza: Leclerc, Verstappen e Perez rispondono all’appello di Stroll: cambiare la curva è la soluzione?
La morte del giovane Dilano Van’t Hoff nella stessa curva che si portò via Antoine Hubert ha riaperto le discussioni sul tema sicurezza. Alle dichiarazioni inequivocabili di Lance Stroll hanno risposto, nel post-gara in Austria, Leclerc, Verstappen e Perez: cambiare Spa-Francorchamps è la soluzione?
Il terzetto di piloti sul podio del gran premio di Spielberg ha risposto al collega canadese nella conferenza stampa post-podio. La domanda è giunta dal microfono di Andrew Benson, giornalista della BBC: “Concordate con l’opinione di Stroll? Siete felici dei cambiamenti fatti al Raidillon? Pensate che la F1 si prenda rischi eccessivi andando a Spa tra tre settimane?”
“Jeddah ancor più pericolosa… Finché non succede qualcosa non si dirà nulla”
Il primo a prendere la parola è stato Max Verstappen. L’olandese ha spiegato: “È sicuramente una curva piuttosto pericolosa. Noi però andiamo anche a Jeddah, e quel primo settore in Arabia Saudita per me è ancor più pericoloso. Sono contento che non sia ancora accaduto nulla in quel settore, ma se hai un incidente in quel punto può succedere lo stesso: è tutto un punto cieco, non sai cosa puoi trovarti.”
“E certamente salendo dall’Eau Rouge non vedi nulla, ma ora questo incidente è accaduto dopo. Penso che l’unica cosa che può migliorare quella parte di pista è allargare la zona provando ad allontanare le barriere. Perché al momento appena fai un incidente ed impatti le barriere è facile che rimbalzi nuovamente sul tracciato. E ovviamente questo scenario in cui c’è scarsissima visibilità e molta acqua è un grande problema“, ha proseguito. “Sull’asciutto normalmente è un po’ meglio.”
“I cambiamenti che hanno fatto a Spa hanno decisamente allargato molto la zona, ma quella sarà sempre una curva pericolosa”, ha continuato Verstappen.
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Poi ha chiuso con una piccola polemica: “Noi però andiamo in molte piste con curve pericolose dove, finché non succederà nulla, non si dirà niente.”
“Ingiusto incolpare solo la pista”
“Ritengo sia un po’ ingiusto dare la colpa solo alla pista, perché penso che si debba guardare innanzitutto perché sono ripartiti. È un grande campionato, tanti piloti, talenti emergenti che probabilmente rischiano un po’ di più, vogliono dimostrare ad ogni gara di essere i migliori”. Infine osserva che per queste tragedie devono verificarsi molti eventi in concomitanza, cose che “certamente dobbiamo migliorare.”
Sergio Perez ha concordato su molti punti espressi dal compagno: “C’è spazio per migliorare l’uscita dell’Eau Rouge-Raidillon. E spero che si riescano a spostare le barriere più indietro, in modo da assicurarsi che nessuna vettura torni in pista dopo un incidente.”
Charles Leclerc ha dichiarato: “La prima cosa da guardare sono le condizioni in cui noi piloti siamo tranquilli di gareggiare. Poi c’è la visibilità: 30 anni fa sono quasi certo che le nubi d’acqua generate dalle macchine fossero molto meno invadenti a causa della minore aerodinamica. E come diceva Max, non vedi nulla e speri solo che chi è davanti stia spingendo e non ci sia nessuno in mezzo alla pista.”
“Direi che in questi circuiti dovremmo considerare di mettere i muri più lontani dal tracciato affinché nessuno torni in pista rimbalzando. Quello che è accaduto è ovviamente, di nuovo, terribile”, ha concluso il monegasco.
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