La W14-B non è ancora ai livelli sperati ma a Brackley si lavora già ad una nuova versione delle pance: ecco perché Mercedes crede nella sua versione B.
Approfittiamo di questa pausa estiva per analizzare un tema che ha tenuto banco sin da inizio stagione. Si tratta della W14-B, ovvero la versione assolutamente rivista della vettura di casa Mercedes.
Nel corso dei test invernali a Brackley si resero presto conto che la filosofia “senza pance” inaugurata nel 2022 e riproposta all’inizio di questo mondiale non avrebbe portato i suoi frutti. Ecco che allora, dopo un intenso lavoro in fabbrica, a Monaco è stata finalmente svelata la W14 versione B.
Scelta coraggiosa quella di Mercedes che, tuttavia, si è lasciata convincere ad adottare una soluzione più affine a quella della Red Bull RB19.
Ma facciamo un passo indietro. La filosofia sposata da Mercedes ad inizio 2022 avrebbe potuto essere assolutamente efficace. Separando il telaio e spostando le barre antiurto laterali, i tecnici della stella a tre punte hanno ottenuto una vettura dalle pance ridotte al minimo, riducendo così la resistenza aerodinamica e, al contempo, sfruttando le forme della carrozzeria per ottenere maggiore deportanza.
Perché, allora, passare al concetto “downwash” scelto da Red Bull?
In casa Mercedes le discussioni sono state lunghe ed accese. Tra chi difendeva strenuamente il progetto originale e chi, come Lewis Hamilton, si è detto convinto che la macchina avrebbe dovuto essere rivista da zero, alla fine ha avuto la meglio il secondo fronte. La verità è che, verosimilmente, la filosofia a pance zero, pur garantendo un livello di deportanza addirittura superiore rispetto alla RB19, finiva poi per mandare in crisi il resto del pacchetto vettura.
La scelta è stata, dunque, quella di sacrificare questo vantaggio “isolato” ottenuto dall’assenza delle pance per poter ottenere guadagni più consistenti con lo sviluppo di altre componenti. Ed è proprio la possibilità di sviluppare la vettura che ha convinto Mercedes a schierare una vettura ampiamente rivista sulle strade del Principato.
“Non si è trattata di una modifica che ci ha fornito prestazione”, ha ammesso il responsabile tecnico capo del team, Mike Elliot. E l’inglese non ha tutti i torti. (Ri)partendo con una soluzione più affine al concetto downwash, era inevitabile che la W14 ne risentisse in competitività.
“Ne eravamo consapevoli, ma è un’idea che ci permetterà di sviluppare qualcosa di nuovo”, ha poi chiarito.
Il CTO di Mercedes, scalzato nel suo ruolo di direttore tecnico da James Allison, ha poi confermato la volontà di proseguire con quanto introdotto sulla W14-B anche nello sviluppo della vettura 2024.
“Il nostro è un progetto in continua evoluzione”, ha spiegato. “Ora siamo concentrati nel migliorare le prestazioni. Siamo già al lavoro su una nuova versione delle pance e durante l’inverno, quando avremo più tempo, continueremo con lo sviluppo di questa soluzione. Al momento siamo delusi, è inevitabile, ma sappiamo che c’è ancora tanto margine di miglioramento”.
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