La “Smooth Operation” di Sainz è da brividi: canti, strategia e lacrime nel team radio al termine della dura gara di Singapore.
Singapore si tinge di rosso: nella notte di Marina Bay a spezzare il dominio della Red Bull è Carlos Sainz, che si lascia andare a canti di gioia e lacrime nel team radio alla bandiera a scacchi.
“P1, P1!“, esclama Riccardo Adami nell’auricolare di Sainz. Lo spagnolo ha appena tagliato il traguardo del Gran Premio di Singapore in prima posizione, dopo aver resistito all’assedio delle Mercedes negli ultimi 15 giri di corsa.
La gara, dura, fisica e tirata come ogni Singapore che si rispetti, è finita e Sainz si lascia andare, aprendo al tripudio in team radio con Adami e Vasseur.
Carlos urla dalla gioia: “Andiamo Fred, andiamo Ricky!”, Adami replica: “Che lavoro che hai fatto, che gara intelligente”.
“Sai cosa? Questa è la mia prima ‘Smooth Operation’ in Ferrari!”, esclama in radio.
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Poi il duetto con l’ingegnere di pista Adami, con il quale intona l’identificativo coro “Smooth Operator”. Sainz continua: “È stato perfetto ragazzi, un weekend perfetto, andiamo!”
Nel prosieguo spiega la strategia coraggiosa degli ultimi giri: “C’è stata anche un po’ di azione CarLando per proteggermi dalle Mercedes”, dice ridendo.
Dopo un po’ di silenzio e alcune indicazione, Carlos non vuole smettere di festeggiare: “Ricky! Abbiamo vinto a Singapore, amico mio!”
Adami: “Ok, in pit-lane, è P1“. Sainz scherza e chiede: “Ripetilo di nuovo!“. L’ingegnere di pista: “In pit-lane e… è P1!”. Sainz chiude: “Ancora, ancora! È P1!”
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