L’approdo di Fred Vasseur ha portato maggior dinamismo in Ferrari: il team principal spiega le filosofie di sviluppo e svela alcuni particolari sul mercato ingegneri.
Il cantiere a Maranello prosegue il proprio lavoro, anche a fari spenti: a comandare le operazioni è Frédéric Vasseur, il nuovo team principal della Ferrari che, al termine del weekend in Canada, ha fatto il punto su sviluppi e mercato ingegneri.
Il complicato finale di stagione 2022 abbinato ad un burrascoso avvio di mondiale 2023 ha consegnato al nuovo team principal un contesto delicato, tra prestazioni deludenti ed addii eccellenti.
Vasseur ha la propria ricetta per risollevare la Ferrari e l’ha ribadita ai media, tra cui AutoSport e Motorsport.com durante il Gran Premio del Canada. “Il problema nella F1 è l’inerzia. Da un certo punto di vista sembriamo molto agili, cambiamo cose e quando dal giorno alla notte hai un problema riesci a correre ai ripari da una gara all’altra. La realtà però ci dice che quando vuoi correggere la direzione della barca l’agilità ne risente”.
Il Canada: un’iniezione di fiducia
Montréal ha abbozzato un sorriso sui volti Ferrari, i miglioramenti sono stati evidenti, seppur la pista sia sui generis: “L’ultimo stint, in cui avevamo le medesime gomme di Alonso con più o meno gli stessi giri percorsi [abbiamo perso] circa un secondo in 30 giri. Sicuramente puoi sempre dire che Verstappen non ha spinto troppo, ma non credo sia stato proprio così: rispetto a due o tre settimane fa abbiamo concluso 10 secondi dietro Fernando. È più o meno il divario che avevamo alla fine del primo giro…“
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Il mercato richiede tempo, ma gli sviluppi proseguono
I cambiamenti richiedono tempo, il mercato ingegneri richiede tempo: “Sappiamo che se vogliamo reclutare personale non parliamo di giorni, ma di anni“. E rivela: “Un ragazzo di punta ha firmato un paio di settimane fa. Lavorerà sulla vettura solo nel 2025 e nel 2026.”
L’attesa non è delle più brevi, ma la strada da percorrere è quella. Nel frattempo però il team non resta a guardare e si rimbocca le maniche: “Sembra una lunga attesa, ma se non lo fai, tra sei mesi sarà peggio. Continuare lo sviluppo dell’auto attuale? Non rinuncerò a questo: per noi risolvere i problemi è il metodo migliore per comprendere ed evitare errori futuri. Certamente nello sviluppo ti concentri su diverse aree provando a migliorare la vettura: penso però che il nostro problema non sia una questione di dettagli.”
Leitmotiv della prima parte del 2023 è l’assenza di costanza: “L’obiettivo è acquisire consistenza e avere una macchina un po’ più facile da guidare. Passo dopo passo stiamo andando nella giusta direzione”, si legge tra le colonne di Motorsport.com e AutoSport.
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