Colpo di scena: il Dipartimento di Giustizia ha avviato un’indagine contro Liberty Media per aver negato l’ingresso ad Andretti Global in F1.
Un’estate caldissima per la F1: il caso Andretti torna a far parlare di sé con il Dipartimento di Giustizia che ha avviato un’indagine contro Liberty Media.
Greg Maffei, CEO della società americana, ha confermato che la sua azienda è ufficialmente sotto inchiesta per aver negato l’ingresso ad Andretti Global in Formula 1.
Tutto è iniziato a gennaio 2024. Liberty Media ha respinto la richiesta di Andretti di entrare a far parte della F1 come undicesimo team. La tesi sosteneva che la squadra non avrebbe apportato alcun valore aggiunto alla Formula 1 e che la proposta del team non era soddisfacente.
Durante il GP di Miami, Mario Andretti, padre di Michael Andretti, capo di Andretti Global, è andato a Capitol Hill. La corte gli ha detto che intendevano avviare un’indagine antitrust su Liberty Media per aver negato ad Andretti l’ingresso in F1. La spiegazione si è incentrata in gran parte sul coinvolgimento di General Motors, che aveva intenzione di fornire ad Andretti unità di potenza tramite il suo marchio Cadillac.
Di fatto, negando l’accesso ad Andretti, si negava a un marchio americano la possibilità di competere su scala mondiale in un campionato di Formula 1.
Nella stessa settimana, Mario Andretti dichiarò che Greg Maffei lo aveva avvicinato per dirgli che avrebbe fatto di tutto per impedire al figlio di far parte della F1.
“Stamattina abbiamo annunciato che è in corso un’indagine del Dipartimento di Giustizia”, ha affermato Greg Maffei durante una chiamata con gli investitori, come riportato da Speedcafe. “Intendiamo collaborare pienamente a tale indagine. Comprese eventuali richieste di fornire informazioni.”
Maffei ha ribadito di aver già motivato “la nostra decisione nei confronti di Andretti. Non siamo certamente contrari all’idea che qualsiasi nuovo team sia sbagliato”, ha aggiunto.
“Esiste una metodologia che richiede l’approvazione della FIA e della F1. Siamo certamente aperti a nuove candidature che potrebbero essere approvate se vengono soddisfatti i requisiti”.
Per la sua indagine, il Dipartimento di Giustizia raccoglierà i documenti prima di sottoporli al giudizio di una giuria popolare.
Crediti immagine di copertina: Alamy.it
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