Mario Andretti, padre di Michael, spiega i prossimi passi del team dopo la bocciatura da parte di Liberty Media e team per l’arrivo in F1.
Uno sconfortato Mario Andretti spiega le prossime mosse del team per approdare in F1, fra vie legali e “altre soluzioni”. La squadra americana è stata vittima di una bocciatura apparentemente inspiegabile, che ha lasciato a bocca aperta appassionati e addetti ai lavori. Una notizia che non ha provocato il giusto clamore, ma che tonerà prepotentemente nelle discussioni dei prossimi mesi.

La Formula 1 nega l’ingresso alla cordata Andretti-Cadillac. La notizia della bocciatura della squadra americana è passata sottotraccia, in questi ultimi giorni. Il mondo della Formula 1 è stato subissato con scoop ben più fragorosi, che hanno ingiustamente nascosto quella che è, a tuti gli effetti, un’ingiustizia immonda.
Dopo lo scambio di comunicati stampa, a parlare è Mario Andretti, padre di Michael, intervistato da Autosprint: “Non so cos’abbiamo fatto di male a quelli di Liberty Media. Loro parlano e usano tutta una serie di scuse non valide per dirci di no. Il Patto della Concordia ammette dodici team come numero massimo in F1 e adesso ce ne sono solo dieci. Noi abbiamo fatto tutto quello che ci hanno chiesto“.
I veri motivi della bocciatura, secondo l’ex ferrarista, sono chiari: “Vogliono restare in dieci per evitare di intaccare la percentuale di soldi che ciascuno guadagna. È l’unico motivo logico che sta in piedi e si tratta, tra l’altro, di una motivazione non legale: questo è (o dovrebbe essere) uno sport“.
Leggi anche: F1 | Sedile Mercedes, il mercato piloti riapre le porte ad una giovane promessa
Nel futuro di Andretti potrebbero esserci delle azioni legali contro Liberty Media? Mario Andretti, non lo nega, ma chiarisce che non è questa l’unica strada che suo figlio Michael e la squadra cercheranno di percorrere. L’obiettivo resta l’arrivo in griglia: “Per noi non è finita: abbiamo fatto troppo per questa operazione. Il nostro impegno è cominciato due anni fa e la cosa non può certo chiudersi così“.
I’m devastated. I won’t say anything else because I can’t find any other words besides devastated. pic.twitter.com/UaFBC5n9qF
— Mario Andretti (@MarioAndretti) January 31, 2024
“In 70 anni di corse, non avevo mai sentito una cosa così stupida come pretendere la garanzia di essere competitivi – conclude Mario Andretti, facendo riferimento alle accuse rivolte al team nel comunicato dei detentori dei diritti commerciali – Ma noi non ci arrendiamo: andiamo avanti pensando ad un debutto nel 2026“.
Foto Copertina: @GrandPrixGo on X
Seguici in Live Streaming su kick.com/f1ingenerale