Il caso di Verstappen contro le parolacce è nel mirino della FIA, che ora vuole sentire il parere degli altri piloti in griglia sulla questione.
Il caso di Max Verstappen contro il divieto della FIA sulle parolacce non accenna a fermarsi. Tutto è iniziato giovedì in conferenza stampa, quando il tre volte campione del mondo si è lasciato sfuggire un linguaggio inappropriato che ha obbligato la Federazione a reagire.
L’olandese è stato costretto a svolgere “lavori socialmente utili”, mentre a tutti i piloti di Formula 1 sono stati informati che d’ora in poi dovranno fare attenzione alle parole di troppo. Da allora, Verstappen ha iniziato una vera e propria crociata contro questo divieto, parlando a monosillabi nella conferenza stampa post qualifiche, e invitando poi i giornalisti a un colloquio al di fuori, dove avrebbe potuto esprimersi meglio lontano dalle telecamere.
Verstappen ha anche ricevuto l’appoggio dei colleghi Lando Norris e Lewis Hamilton, che hanno etichettato “una barzelletta” questa nuova regola sul linguaggio. Nico Rosberg ha dichiarato che con questo comportamento l’alfiere Red Bull si sta “spingendo oltre i limiti”, ma può permetterselo, godendo del suo status privilegiato di campione del mondo in carica.
Ora la FIA ha deciso di andare a fondo alla questione. Infatti la Federazione ha annunciato l’intenzione di ascoltare gli altri piloti in un colloquio privato, per capire cosa ne pensano sulla polemica di Verstappen sulle parolacce. Solo così si potrà elaborare una risposta.
Il caso “linguaggio inappropriato” ha sollevato un polverone mediatico, che ha spinto le persone a chiedersi il motivo di questo veto. Alex Wurz, due volte vincitore della 24 Ore di Le Mans, ha bollato come “eccessiva” la sanzione data a Verstappen.
“Quanti lavori socialmente utili avrebbe dovuto fare Guenther Steiner per aver usato la parola con la F?,” ha detto, intervenendo sul canale YouTube di Formel1.de. “Netflix lo ha trasmesso in tutto il mondo. Senza nessun problema. E ora si cambia tutto all’improvviso?”
Crediti immagine di copertina: Ben Hunt / Motorsport
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