Claire Williams racconta il retroscena della dolorosa vendita del team e spiega perché ha preso questa decisione.
Claire Williams, ex vicedirettrice dello storico team britannico fondato dal padre Frank, ripensa alla dolorosa vendita. E di come l’uscita di Lawrence Stroll abbia influito – in parte – su questa decisione.
La squadra con sede a Grove ha goduto di diversi periodi nella storia della Formula 1. Il più vincente è quello negli anni Novanta, prima del declino iniziato a singhiozzi negli anni Duemila. Nel 2018, il team è entrato in una profonda crisi finanziaria. Ciò ha portato Lawrence Stroll a trasferire il figlio Lance altrove, acquistando la Force India (oggi Aston Martin).
Il tracollo definitivo è arrivato nel 2020 con la pandemia di Covid. In estate, il team viene messo in vendita e poi acquistato dal fondo d’investimenti statunitense Dorilton Capital. Claire Williams lascerà poi le redini della squadra in autunno.
“Mi fa impazzire tutta questa situazione perché Lawrence era con noi”, ha confessato l’ex vice team principal al podcast Business of Sport. “Siamo rimasti senza soldi, in tutta franchezza. Nel 2019 avevamo uno sponsor principale, e poi, verso la fine della stagione, i pagamenti non si sono mai concretizzati.”
La Williams ha citato in giudizio la Rokit, riuscendo a vincere la causa. Tuttavia, i soldi – 30 milioni di sterline – non arriveranno. “Non hanno pagato. Questo ha lasciato un enorme buco nel nostro budget per il 2020. Ma siamo stati molto fortunati perché è arrivato qualcuno a colmare quel divario. E siamo stati in grado di iniziare la stagione.”
La pandemia del 2020 ha costretto la Formula 1 a fermarsi per buona parte della stagione, e ciò ha fatto perdere altro denaro al team. Ora, le cose sembrano pian piano riprendersi. La Williams è attualmente ottava nel mondiale costruttori.
E Claire Williams ha ammesso di non essere “mai stata così felice di aver venduto il team. La gente dirà che probabilmente la faccio tragica, ma vivo con il cuore infranto di perderlo ogni giorno.”
“Non è stata una decisione che abbiamo preso come famiglia perché ne avevamo abbastanza della Formula 1. Oppure perché volevamo solo ricavarci soldi. Volevamo tutti restare. Era la nostra vita, e quello era il piano. Volevamo che il team fosse gestito da mio figlio o dai miei nipoti.”
Crediti immagine di copertina: David Davies/PA (PA Archive)
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