Il quarto weekend del campionato è ormai alle porte. Il tracciato cittadino di Baku presenta diverse peculiarità: andiamo ad analizzare le caratteristiche dell’atipica pista dell’Azerbaijan e scopriamo come affrontare i tratti più particolari analisi baku f1
I segreti del tracciato: come un pilota deve affrontare Baku per un giro perfetto
Le insidiose prime due curve
Curva 1 e 2 possono essere potenzialmente problematiche: andiamo a scoprire come affrontarle correttamente.
Situata al termine del rettilineo più lungo del campionato, Curva 1 rappresenta una vera e propria sfida. Il pilota, nell’affrontarla, rallenterà la propria vettura dai 345 km/h ai 120km/h frenando all’altezza del cartello dei 100 metri: dovrà prestare massima attenzione nel rallentare correttamente la propria monoposto, rilasciando;progressivamente il pedale del freno per non bloccare l’anteriore sinistra e passare correttamente sul cordolo. Se la traiettoria eseguita sarà corretta, allora il pilota sarà in grado di cominciare ad accelerare già all’altezza del punto di corda per lanciarsi prima di tutti verso la seconda curva.
Arriverà in prossimità di Curva 2 ad una velocità di 270km/h e frenerà a circa 70m dalla curva per raggiungere una velocità di percorrenza di 110 km/h. In questo secondo tornante dovrà evitare a tutti i costi il cordolo: non essendo piatto come quello di Curva 1, attraversarlo potrebbe scomporre la vettura compromettendo drasticamente la trazione in vista del rettilineo seguente.
Curve 8, 9 e 10: come affrontare correttamente la salita del castello
La sezione più caratteristica del tracciato è senz’altro il tratto che attraversa la parte antica della città: i piloti dovranno attraversare, a bordo di una monoposto di F1, un ripida e stretta salita, larga poco;più di 7 metri. Freneranno al cartello dei 50m per percorrere la particolarissima sequenza di curve 8, 9 e 10 ad una velocità di 120km/h,;concedendosi qualche colpetto di gas per guadagnare preziosi centesimi in percorrenza della salita.
Giunti in cima, dovranno affrontare con cautela le successive Curve 11 e 12: l’asfalto estremamente sconnesso di questa sezione potrebbe;portare ad un improvviso sovrasterzo in un tratto dove l’errore non è perdonato. I cordoli di questa sequenza sono piatti e attraversali non comporta nessun rischio.
Assetto: vetture scariche e rigide
Data la presenza di allunghi così importanti e l’assenza di lunghe curve veloci, gli ingegneri optano per una conformazione aerodinamica delle monoposto particolarmente scarica. Un assetto scarico regalerà alla vettura grande velocità sul dritto, ma la carenza di downforce renderà difficoltosa la guida;nel primo e nel secondo settore, composti da particolari curve che richiederebbero perlomeno un medio carico aerodinamico. Il pilota dovrà quindi affrontare la;prima parte del tracciato con estrema cautela onde evitare di scivolare sull’asfalto liscio di Baku a causa del proprio set-up scarico.
Le sospensioni e le barre antirollio vengono impostate su regolazioni più rigide rispetto ad altre piste, in modo da avere una vettura reattiva nei cambi di direzione della parte alta della città e precisa nelle curve a 90° che caratterizzano il primo settore del tracciato.
Ancora una volta la scelta degli assetti;in qualifica giocherà un ruolo determinante. Bisogna considerare che una macchina non bilanciata ispira poca fiducia nel pilota e in un circuito cittadino la fiducia nella vettura è ancora più importante, in quanto i muretti non perdonano alcun tipo di errore.
Ferrari contro Mercedes: chi è la favorita?
La SF90 si è dimostrata la vettura più veloce sui rettilinei, motivo per cui la velocità della pista di Baku gioca a vantaggio della Ferrari. Ci sono tuttavia dei fattori che potrebbero aiutare anche la Mercedes.
Le W10 hanno dimostrato di avere un’ottima trazione in uscita dalle curve. Questo sarà molto utile nelle lente pieghe a novanta gradi, nella sezione lenta della città vecchia, provvista anche di uno scollinamento, e alla curva che immette sul lungo rettilineo. Sebbene le Mercedes si siano dimostrate più lente delle Ferrari come velocità di punta, una buona trazione aiuta ad accelerare meglio e ad avere un vantaggio velocistico nella prima parte di un allungo.
Da non sottovalutare nemmeno l’aspetto temperatura. Le rosse hanno avuto più difficoltà delle frecce d’argento a trovare il giusto range di utilizzo delle gomme e le caratteristiche del GP di Azerbaijan non aiutano. La gara si disputa dalle 16 ora locale e con il tramonto la temperatura dell’asfalto inizia ad abbassarsi. I palazzi che circondano la pista inoltre creano parecchie zone d’ombra lungo il tracciato. Nel complesso quindi la temperatura dell’asfalto cambia notevolmente durante una sessione e anche nel corso dello stesso giro.
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