Il capo degli ingegneri Mercedes F1, Mike Elliott, svela il dettaglio che ha rovinato i piani del team nel 2022: “Un errore che ha segnato la stagione”.
Quanto accaduto a Mercedes nel 2022 da l’idea di come la precisione e i dettagli siano tutto in Formula 1. Che la W13 non fosse nata sotto una buona stella lo si era visto subito, con Hamilton e Russell costretti nella lotta a centro gruppo fin dal primo GP del Bahrain. Con il proseguo della stagione le prestazioni sono migliorate fino all’insperata vittoria in Brasile che ha addolcito un boccone rimasto comunque piuttosto amaro. Sui problemi della W13 si è detto tanto. C’era chi riteneva che il porpoising fosse il motivo della carenza di prestazione e chi invece puntava il dito sulla filosofia “senza pance” adottata in Mercedes.
Bene, con la stagione 2023 ormai alle porte a tornare su quella che a tutti gli effetti è stata una delle peggiori annate della stella a tre punte è Mike Elliott, direttore tecnico del team. Parlando a Motorsport.com della progettazione W14, l’inglese ha svelato un interessante retroscena.
“Curiosamente”, spiega Elliott, “la base progettuale per il 2023 era già pronta lo scorso anno, mentre lavoravamo alla W13”.
“Tuttavia, alcune simulazioni ci hanno fatto pensare che non sarebbe stata la strada da percorrere. Ecco perché poi abbiamo preso una direzione diversa”, ha aggiunto.
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Elliott: “Un singolo errore ha segnato la stagione”
Un errore nella scelta progettuale, dunque. Ma cosa ha condotto Mercedes a scartare il progetto poi rispolverato per il 2024?
“Un anomalia nei dati, ottenuta in fase di simulazione”, chiarisce Elliot. “Accorgersene sul momento era veramente complicato, se lo avessimo fatto allora la nostra sarebbe stata una stagione completamente diversa”.
Grande rammarico, insomma, per il direttore del reparto ingegneri di Brackley, conscio di come un dettaglio abbia costretto il team a rivedere le sue ambizioni.
“Un singolo errore in fase di simulazione ha segnato una stagione. La W13 aveva un potenziale che non è mai riuscita ad esprimere, costringendoci spesso nella lotta a centro gruppo”.
“Mi piace comunque pensare che abbiamo concluso l’anno con la seconda vettura più veloce”, si consola infine Elliott.
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