Nella conferenza stampa del GP di Abu Dhabi, ultimo appuntamento del mondiale di F1, Gasly racconta i festeggiamenti dopo il podio in Brasile, e analizza una stagione per lui “piena di alti e bassi”.
Dopo l’incredibile epilogo del GP del Brasile, torna a parlare Pierre Gasly, nella conferenza stampa pre GP di Abu Dhabi, ultimo appuntamento della stagione di F1.
Sul podio in Brasile:
“Per me è stato un weekend davvero pazzesco quello in Brasile. Dopo la gara è stata probabilmente la peggior festa che abbia mai fatto, perché son dovuto tornare subito in aereo a casa, e sono atterrato lunedì pomeriggio in Francia. L’unica cosa che ho voluto fare è stata una bella cena, a Parigi, con la mia famiglia, per celebrare questo grande weekend tutti insieme. Ed è stato grandioso vedere la loro reazione, e anche quella dei miei amici, e di tutti i messaggi di sostegno che ho ricevuto da tante persone dopo una grande gara e il mio primo podio in Formula 1.
È stata una stagione piena di alti e bassi per me. Concluderla con il mio primo podio in carriera, con la Toro Rosso, e quindi celebrare insieme a tutti, meccanici, ingegneri e vedere la loro passione, l’emozione e l’entusiasmo, è stato qualcosa di davvero speciale.”
La lotta per il sesto posto mondiale:
“Arrivare all’ultimo GP dell’anno con qualcosa in palio [sesto posto] è davvero emozionante. Carlos [Sainz] e McLaren sono stati molto veloci e costanti per tutta la stagione. Ci aspettiamo che sarà dura batterli, però il nostro compito è cercare di eseguire un weekend perfetto per conquistare questo sesto posto alla fine dell’anno.”
Il cambio scuderia, da Red Bull, a Toro Rosso
“Non credo che mi abbia aiutato, pero è stato un cambiamento positivo in ogni caso, per dimostrare anche a me stesso le cose giuste, le cose di cui avevo bisogno. Chiaramente ho visto entrambi i team, ho visto quello che non funzionava da entrambi i lati, e questa è stata un’esperienza positiva per me. Però non credo che fosse necessario per guidare meglio. Perché non credo che io stia guidando meglio, penso di stare guidando allo stesso modo, approccio il weekend allo stesso modo, e cerco di esprimermi sempre al miglior livello possibile, dando sempre il 110% ogni weekend. Quindi non penso di aver cambiato nulla, però è stato bello finalmente ottenere i risultati nella seconda parte della stagione.”
Weekend più corto dal 2021:
“Credo che tutti siamo contenti di avere un giorno in meno nei weekend di gara dal 2021. Abbiamo più giorni a casa, e da passare con la famiglia. Non è un vantaggio solo per noi, anzi noi probabilmente abbiamo la vita più semplice rispetto agli altri del paddock. Soprattutto parlando con meccanici e ingegneri si capisce che lavorare in questo ambiente rende difficile anche conciliare lavoro e vita privata. Quindi credo che sia un fattore positivo. Ovviamente, però, se aumentiamo troppo il numero delle gare, non troviamo un buon equilibrio, e l’effetto svanisce.”