Una conferenza stampa ricca di argomenti quella a cui ha partecipato Kimi Raikkonen in compagnia di Perez, Albon e Grosjean. kimi raikkonen gp cina
Kimi Raikkonen oggi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara cinese. Molti i temi trattati come il suo rapporto con la Formula 1, i figli e l’ottima auto di cui dispone. Vediamo le sue parole!
I primi ricordi legati alla F1
Nella millesima gara della Formula 1 si ritorna alle proprie origini, ai primi ricordi personali che si hanno della Formula 1. Raikkonen racconta quando si è appassionato alla F1 e come è stata la sua strada per arrivarci.
“Non ricordo esattamente quando mi sia appassionato alla F1, di sicuro negli anni ’80. I miei primi ricordi risalgono a quando Keke Rosberg era ancora in gara e ricordo quando forse ad Adelaide sul lungo rettilineo gli scoppiò una ruota e forse era anche la sua ultima gara. Chiaramente facevo il tifo per i tifosi finlandesi. Quando ho iniziato a gareggiare anche solo sui kart non avrei mai immaginato che sarei diventato pilota professionista, perché ci volevano parecchi soldi e forse ho iniziato a crederci da quando ho avuto un manager tutto mio e da un sogno era diventata un’opportunità e da lì tutto è cresciuto molto velocemente”.
Obbiettivi e giudizio dell’auto
Il Campione del Mondo finlandese elogia il proprio team, parla di obbiettivi e fa una valutazione dell’auto.
“Gli obbiettivi restano gli stessi, è difficile cambiarli dopo due gare con una stagione così lunga. Non posso fare un paragone con l’auto dell’anno scorso perché l’ho provata solo ad Abu Dhabi ma è stato fatto un ottimo lavoro quest’inverno. C’è stato un miglioramento tra l’auto dell’anno scorso e questa ma certamente bisogna lavorare ancora molto”.
“Bisogna sempre cercare di migliorare in tutte le aree, trovare il carico aerodinamico e via dicendo. Abbiamo un buon pacchetto, la macchina è semplice da capire e mi sono trovao piuttosto bene. Inoltre abbiamo dei ragazzi molto validi che stanno portando buoni aggiornamenti. Per un pilota non si va mai troppo veloce, ci sono sempre dei piccoli problemi ma il passo c’è e dobbiamo cercare di weekend in weekend il modo per andare più veloce degli altri”.
Casco speciale
Nessun casco speciale per Kimi Raikkonen in occasione di questa gara: “Avrei voluto fare un casco speciale ma ho avuto qualche intoppo con il regolamento”.
Motivazioni
39 anni (ad ottobre 40) e tanta voglia di correre: Kimi Raikkonen ha ancora voglia di essere protagonista in F1!
“Sinceramente non ho alcun ingrediente speciale per motivarmi e credo che per me sia più un hobby che un lavoro ed è per questo che mi diverto ancora. Cerco sempre di dare il meglio ma non sempre tutto va per il verso giusto. Ci sono gare più complicate di altre ma per me non è un problema anche se secondo qualcuno potrebbe esserlo… Tutti hanno il diritto di dire quello che pensano ma io cerco sempre di dare il meglio e quando sarò stanco lascerò”.
Analisi del tracciato di Shanghai e rapporto con i fans
Il circuito cinese sale alla memoria di Raikkonen positivamente: ricorderete quando nel 2007, Hamilton andò a sbattere in ingresso di pit lane riaprendo la corsa al titolo. Il finlandese parla del suo rapporto con i fans e analizza il tracciato.
“Credo che sia una bella pista con tante opportunità di sorpasso. Per fortuna è uguale a quella in cui ho corso per la prima volta qui. Mi aspetto una gara divertente”.
“Non so perché sono il preferito dei tifosi qui, dovreste chiederlo a loro. Specialmente in Giappone e in Cina pare che i piloti finlandesi siano i più apprezzati. Specialmente qui in Cina è molto difficile muoversi tra le città ed è molto bello e fa comunque parte del nostro lavoro. Ho sempre avuto tanti fans quando sono venuto qui. Probabilmente se chiedi a loro
Avere figli rallenta il pilota di un secondo?
Non secondo Raikkonen: “Non credo che i figli facciano la differenza, è una storia creata sul nulla. Avere un figlio non influisce sulla guida del pilota, o almeno per me, adesso che la mia famiglia è cresciuta. Per qualcun altro potrebbe essere diverso, certo. Chiaramente cambia la vita all’esterno della pista”.
Futuro delle corse
Dopo il concept della McLaren, anche i piloti pensano al futuro della competizione. “Chissà, magari ci sarano nuovi tipi di corsa o si proseguirà su questa strada. Sono già stati corsi 1000 Gran Premi, non vedo perché dovrà sparire tutto d’un colpo. Lo scopriremo solo vivendo”.
Se Raikkonen potesse tornare indietro lo farebbe negli anni…
“Chiaramente non si può ma se si potesse mi piacerebbe ritornare negli anni ’60 o ’70. Prima era tutto più rilassante anche se più pericoloso ed erano corse più pure”.
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