Il Qatar ha evidenziato quali coppie di piloti di F1 sono sul punto di scoppiare.
Non tutte le coppie di piloti di F1 funzionano. Il segreto è riuscire a chiudere un occhio anche nelle circostanze più ostili, e pensare al bene del team.
Una regola non facile da rispettare, perché nessuno è in Formula 1 per fare il secondino di qualcuno. Eppure, affinché la convivenza funzioni, specialmente se ci sono altri due anni da fare insieme, bisogna dimostrare maturità.
Il GP del Qatar ha evidenziato ancora di più dei segnali che già c’erano: ci sono coppie di piloti di F1 che proprio non sopportano vedersi superare dal proprio compagno di squadra.
Mercedes
La Mercedes è l’esempio più lampante. Da un lato c’è Lewis Hamilton, un sette volte campione del mondo. Dall’altro c’è George Russell, un giovane e promettente pilota, destinato un giorno a guidare la scuderia. Il contatto che i due hanno avuto al via, e che ha portato poi Hamilton a uscire fuori pista, era nell’aria da tempo. Russell è giovane e talentuoso, ma molto spesso ha come l’impressione di dover dimostrare qualcosa al suo team. Come per dire, “ci sono anch’io.” Il problema sorge quando hai un pilota come Lewis Hamilton che sta lottano per il P2 nel mondiale, e poi viene fatto fuori dal compagno di squadra che non rispetta le strategie (cosa ammessa da Russell). Il Sir, con grande maturità, si è preso tutta la responsabilità dell’accaduto. A lungo andare, però, questo potrebbe essere un problema. Entrambi sono confermati in Mercedes fino al 2025, e Toto Wolff avrà il suo bel da fare per gestirli.
McLaren
Con questa McLaren in crescita (e fa paura), Lando Norris è più veloce e più esperto in pista. Eppure la Sprint in Qatar è stata vinta da Oscar Piastri. L’invidia ha cominciato a solleticare l’inglese classe 1999, che ovviamente inizia a sentirsi minacciato da questo promettente rookie che ha brillato a Losail. Ed ecco che in pista, quando il team chiede a Norris di mantenere le posizioni, lui non ci sta. “Sono più veloce”, ribatte, dimostrandolo e avvicinandosi al compagno di squadra. Se Piastri continua a brillare, per Lando sarà un problema, ma intanto, la Red Bull ha già bussato alla sua porta.
Red Bull
Situazione singolare quella in Red Bull. Max Verstappen è campione del mondo in Qatar e continua a dominare. Sergio Pérez da diverse gare è ormai sprofondato in una crisi nera. Nonostante Christian Horner glissi sull’argomento, dichiarando di continuare a sostenere il messicano, Helmut Marko continua a mettergli paura. “Ci sono tre piloti pronti a sostituirlo”, aveva dichiarato il consulente della Red Bull. Le differenze tra Verstappen e Pérez sono abissali, ed è facile prevedere un simile scenario anche il prossimo anno. Sperando che il messicano si riprenda, altrimenti il suo sedile è rischio.
Ferrari
In mezzo alla crisi tra piloti di F1, in casa Ferrari c’è il male minore. Carlos Sainz e Charles Leclerc hanno avuto qualche battibecco via radio su chi dei due avesse la precedenza ad uscire in pista in qualifica, ma nulla in confronto alla situazione dei team sopra elencati. Fred Vasseur ha dichiarato più volte che i due sono molto competitivi, ma riescono comunque a lavorare tra loro (cosa confermata dagli stessi interessati). Se Leclerc è magico nel giro secco, Sainz è un maestro nell’analizzare la gara. Per questo motivo, la Ferrari appare intenzionata a riconfermare entrambi oltre il 2024. A Maranello non si pongono il problema di prima e seconda guida, quindi spetterà alla coppia dimostrare grande maturità per un matrimonio in rosso duraturo.
Crediti immagine di copertina: LAT Images.
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