L’ingegnere capo della Red Bull Paul Monaghan crede che dietro ai furiosi team radio di Max Verstappen non ci sia solo frustrazione.
Conosciamo ormai tutti molto bene i team radio di Max Verstappen: parolacce, imprecazioni, e toni iracondi. L’alfiere della Red Bull ha dato il meglio (o il peggio?) di sé durante il GP d’Ungheria, quando ha avuto una discussione accesa col suo ingegnere di pista Gianpiero Lambiase.
“Vadano a farsi f*ttere” la risposto del pilota a proposito delle critiche ricevute per il suo comportamento un po’ fuori controllo.
L’ingegnere capo della Red Bull, Paul Monaghan, ritiene che dietro l’atteggiamento del tre volte campione del mondo non si nasconda solo frustrazione per una gara andata male. C’è anche la volontà di incitare la squadra ad “alzare l’asticella” e fare di più.
“Forse penso che Max abbia fissato degli standard piuttosto elevati per sé e per noi”, ha detto Monaghan in un’intervista con RacingNews365. L’ingegnere ha risposto a una domanda su come i dipendenti Red Bull riescano a gestire i vari team radio di Verstappen.
“L’anno scorso e le gare di quest’anno, ha raggiunto un livello che gli altri finora non hanno ancora raggiunto. E come tale, se pensa che non stiamo raggiungendo il suo obiettivo elevato, possiamo aspettarci questo tipo di commenti“, ha proseguito.
“Non ho una visione precisa di come ce lo presenta, se il tono è piacevole o spiacevole”, ha aggiunto, parlando dei team radio dell’olandese. “Guardalo come se stesse percependo che non stiamo facendo il massimo come squadra.”
“Se non dicesse nulla, ci spingerebbe a fare qualcosa di diverso? Forse. Forse no. Ma nel fare quei commenti, pensateli come una critica costruttiva piuttosto che uno sfogo o qualcosa del genere“, ha concluso Monaghan.
Crediti immagine di copertina: F1InGenerale
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