La Pirelli ha optato per scelte diametralmente opposte per i GP di Spagna e Canada. A Barcellona vedremo le tre mescole più rigide, mentre a Montreal saranno protagoniste quelle più tenere.
Il circuito di Barcellona è caratterizzato da curvoni veloci. Soprattutto in quello ad ampio raggio Reanult (curva 3) e alla Campsa (curva 9), gli pneumatici devono sopportare accelerazioni laterali che raggiungono picchi di quattro volte superiori all’accelerazione gravitazionale.
Discorso totalmente diverso per il tracciato dedicato alla memoria di Gilles Villeneuve, che è il più classico dei circuiti stop and go, con forti accelerazioni in uscita da curve lente in cui è fondamentale avere un’ottima trazione, lunghi rettilinei e grandi staccate. Le forze longitudinali sono dunque superiori a quelle laterali.
Nella gara spagnola vedremo così C1-C2-C3, le più dure della gamma Pirelli 2019. In quella canadese ci saranno invece C3-C4-C5, ossia le più morbide.
L’arcobaleno della gamma Pirelli 2018 ha lasciato spazio a soli tre colori. Il bianco per la hard, ossia per la mescola più dura scelta per uno specifico evento, il giallo per la medium e il rosso per la soft.
A Barcellona dunque la C1 sarà la hard (bianco), la C2 sarà la medium (giallo), la C3 la soft (rosso).
A Montreal la C3 sarà la hard (bianco), la C4 la medium (giallo), la C5 la soft (rosso)
Il regolamento degli pneumatici è rimasto invece invariato per il quarto anno consecutivo. Dei 13 set a disposizione per ogni pilota, 10 set sono scelti liberamente dai team.
Per quanto riguarda gli altri tre, un treno di soft dovrà obbligatoriamente essere conservato per il Q3. Tale set dovrà essere restituito dai dieci piloti che prendono parte al Q3, mentre potrà essere utilizzato in gara da chi non prende parte all’ultima sessione di qualifica. Un set di medium ed uno di hard dovranno essere preservati per la gara.
I piloti dovranno obbligatoriamente impiegare in gara almeno due delle tre mescole che la casa milanese mette a disposizione in ogni fine settimana.
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