La F1 potrebbe dover introdurre un particolare codice di condotta per i piloti.
Nelle ultime gare, una delle tematiche al centro delle conversazioni nel paddock di F1 è quella dell’etica dei piloti; si inizia a ritenere necessaria l’introduzione di un particolare codice di condotta per i piloti. Una serie di regole che vietino, soprattutto, l’uso di un linguaggio scurrile. Soprattutto dopo che Max Verstappen si è sfogato con Gianpiero Lambiase utilizzando molte parole censurate, Peter Windsor crede che la Formula 1 dovrebbe introdurre un codice di condotta linguistico.
“Amico, questi freni sono una m**** rispetto a ieri. Che c**** di m****!” Ha inveito con il povero Giampiero. Più tardi gli è stato detto che il suo ritmo stava diminuendo ed ha risposto: “Lo so amico, i miei freni sono solo m****”. Ma Verstappen non è stato l’unico pilota a infastidire Windsor urlando parolacce in radio nel GP di Austin. Charles Leclerc ha inveito molto durante il weekend, così come Yuki Tsunoda con il suo tradizionale “what the f*** man“.
Leggi anche
F1 | Dalla Germania sicuri: la W15 riuscirà a sfidare Red Bull sin dalla prima gara del 2024
Le preoccupazioni di Windsor
L’ex manager Ferrari chiede a gran voce alla Formula 1 di attuare un codice di condotta, soprattutto perché la categoria sta cercando di attirare giovani fan. “Max, sei il triplo campione del mondo, non ti è permesso farlo. Molti bambini piccoli guardano la Formula Uno oggigiorno.”
“Penso che ci dovrebbe essere una sorta di codice di condotta che ha a che fare con il linguaggio. Perché anche i bambini piccoli oggi sanno cosa c’è sotto ad una serie di ‘beep’, sbaglio?”
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter
Foto in copertina: Corriere della Sera