L’influenza di Fernando Alonso ha fatto sì che Sauber scegliesse Gabriel Bortoleto come suo pilota per il 2025?
Gabriel Bortoleto è uno dei talenti emergenti da tenere d’occhio il prossimo anno: sarà lui il compagno di squadra di Nico Hulkenberg in Sauber.
Dopo mesi di dubbi e incertezze, in una sola giornata il team svizzero ha annunciato gli addii di Valtteri Bottas e Guanyu Zhou, che lasceranno a fine stagione, e l’arrivo del giovane pilota brasiliano nel 2025. Niente Mick Schumacher, il cui nome era uno dei possibili candidati insieme a quello di Franco Colapinto (che sarà sicuramente in griglia il prossimo anno, da capire ancora in quale team).
Gabriel Bortoleto, classe 2004, aveva già fatto parlare di sé. Nel 2023 ha vinto il titolo di Formula 3 e in seguito era entrato nell’interno del programma junior della McLaren – da cui si è liberato per potersi unire alla Sauber. Fernando Alonso lo aveva adocchiato due anni prima, prendendolo sotto la sua ala con l’agenzia A14, che gestisce i piloti emergenti.
“Gabriel è un ragazzo promettente”, dichiarò qualche mese fa il due volte campione del mondo. “Il Brasile ha anche molta storia di Formula 1. E molti grandi piloti. Ma forse ha un po’ troppa pressione. Dobbiamo dare tempo a Gabriel. Il suo momento in Formula 1 arriverà. Non dobbiamo prendere scorciatoie che potrebbero ostacolare lo sviluppo del suo talento. Deve arrivare in F1 al momento giusto. Deve anche essere nel team e nell’ambiente giusti.”
A quanto pare quel momento è arrivato. Vista l’influenza di Alonso sulla carriera di Bortoleto, quanto effettivamente ha spinto affinché Sauber lo scegliesse?
A questa domanda ha risposto Mattia Binotto, team principal: “La risposta è semplice: molto poco. Se non niente. Conosco molto bene Fernando. Ci siamo incontrati nel paddock ma non ha mai provato a venire da me con un argomento persuasivo, perché penso che ciò che mi ha convinto è stato Gabriel, nient’altro. Quindi non ha niente a che fare con Fernando. Sì, ho fatto una chiacchierata, ma davvero roba da poco.”
Crediti immagine di copertina: Getty Images
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