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F1 | Disastro FIA in Arabia Saudita: “Cominceranno tutti a fare così”

Tanti grattacapi per la FIA al termine del GP dell’Arabia Saudita di F1, secondo appuntamento del Mondiale finito sotto i riflettori.

Non si placa le polemica contro la FIA nei giorni successivi al GP dell’Arabia Saudita di F1. Non solo la questione false partenze, su cui la Federazione dovrà necessariamente agire: secondo Alexander Albon, ciò che è successo nella lotta per la zona punti non può essere accettabile. Nei giorni scorsi, era stata Racing Bulls a porre la questione al vaglio dei commissari.

F1 FIA Arabia Saudita penalità Alexander Albon
Kevin Magnussen rallenta le vetture alle sue spalle – Haas F1 Team

Il GP dell’Arabia Saudita lascia dietro di sé una scia di polemiche che stentano a placarsi. A partire dai sensori in griglia, che dovrebbero segnalare le false partenze, fino al comportamento al limite di Kevin Magnussen. Il danese, certo ormai di non poter lottare per la zona punti, ha sorpassato all’esterno della pista Yuki Tsunoda, rallentando il gruppo alle sue spalle per aiutare il compagno Nico Hulkenberg.

Ha praticamente garantito un arrivo in zona punti al compagno di squadra al costo di 10 secondi di penalità – ha sentenziato Alexander Albon ai microfoni di Motorsport.com – Cosa dovrebbe fermare gli altri piloti dal fare la stessa cosa ovunque? Non credo che 10 secondi di penalità siano corretti. Credo ci sia bisogno di imporre di restituire la posizione“.


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Molti piloti, fra cui lo stesso Alexander Albon, negli ultimi anni hanno chiesto a gran voce penalità più severe. La tattica, messa in pratica da diversi team, è quella di sorpassare una vettura più lenta con manovre illegali, costruendo poi il margine necessario per rendere innocua qualsivoglia penalità.

Forse non è una questione che riguarda i top team – conclude il pilota WilliamsMa, nel centro del gruppo, dove le scuderie devono sfruttare tutte le occasioni utili per far punti, verrebbe fatto ogni volta. Penso vedrete più piloti garantire un arrivo a punti per il compagno di squadra sfruttando questa tattica“.

Foto Copertina: Haas F1

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