Pérez causa un disastro dietro l’altro in Giappone, ma Horner riesce a vederci il lato positivo: ecco perché.
Sergio Pérez ha causato un disastro dietro l’altro al GP del Giappone. Nel weekend che ha consegnato il sesto titolo costruttori alla Red Bull, il pilota messicano era completamente fuori fase.
Un contatto con Lewis Hamilton gli ha provocato il danneggiamento dell’ala, quindi un pit stop per cambiarla. Poi è arrivata la penalità di cinque secondi per aver sorpassato Fernando Alonso prima del rientro della Safety Car. Un’altra penalità è arrivata per aver speronato Kevin Magnussen nel tornante della curva 11.
La monoposto di Pérez era troppo danneggiata per continuare a tenere il ritmo in pista. I meccanici hanno deciso di riportarlo ai box, così ha anche scontato la sua seconda penalità di 5 secondi. Il motivo? Evitare una penalità sulla griglia di partenza del GP del Qatar, che si disputerà tra due settimane.
Nonostante il weekend nero del messicano, Christian Horner riesce a trovarci il lato positivo.
“È iniziata male. È stato bloccato mentre usciva alla curva 1, è stata una sfortuna per lui,” ha risposto il team principal della Red Bull. “Ulteriore problema dopo il contatto con Lewis [Hamilton] e ha rotto l’ala anteriore. Poi ha superato Fernando mentre entrava la safety car, ricevendo un’altra penalità. E’ stato un po’ troppo ottimista, probabilmente per la frustrazione nel tentativo di sorpassare Magnussen… un’altra ala anteriore e il danno allo sterzo.”
Nonostante tutto, Horner ammette che “l’unica cosa decente che siamo riusciti a ottenere oggi è stata non subire una penalità nella prossima gara in Qatar.”
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