Rivelato il trofeo che verrà sollevato dal vincitore del GP del Qatar: il disegno è opera di un’eccellenza italiana del design.
“Una nuova era per gli sport motoristici“. Questo il messaggio che il GP del Qatar, rientrante nel calendario 2023, ha voluto lanciare con il trofeo realizzato per il Gran Premio di Formula 1.
Il Losail International Circuit ha così deciso di affidare il disegno del trofeo ufficiale ad un’eccellenza italiana del design: lo studio Pininfarina.
“La realizzazione della coppa è stata frutto di una joint venture di tre mesi tra gli organizzatori e Pininfarina“, si legge nel comunicato stampa.
“Il trofeo racchiude l’essenza della pista“, si aggiunge poi, con riferimento ai lavori di ristrutturazione che hanno interessato l’impianto di Doha.
Il progetto del trofeo:
Gli artigiani di Pininfarina hanno così riprodotto un motivo a onda, ispirandosi alle forme delle dune di sabbia del deserto. Al centro è stato scelto il colore viola, a richiamo del tradizionale tappeto Sadu.
Il trofeo è, infine, realizzato in acciaio satinato, materiale che rappresenta la tipica eleganza di Pininfarina.
“Per la creazione della coppa sono state utilizzate tecnologie avanzate di stampa laser“, prosegue il comunicato. “Pininfarina è così riuscita a incorporare elementi unici della cultura del Qatar pur mantenendo un’estetica moderna“.
Paolo Pininfarina, Presidente del Gruppo Pininfarina, ha dichiarato: “Il trofeo di Losail vuole essere una celebrazione del Qatar. Qui il progresso corre veloce e il patrimonio naturale e culturale sono l’essenza del Paese. Grazie alle competenze dei nostri artigiani altamente qualificati, il design è stato trasformato in una meravigliosa opera d’arte”.
Abdulrahman bin Abdullatif Al-Mannai, Presidente della Federazione automobilistica del Qatar ha poi concluso la conferenza di presentazione. “Il trofeo è una testimonianza dell’impegno di Pininfarina per la precisione e l’artigianalità. Incarna i nostri valori comuni, rappresentando l’apice sia del design che della radicata passione del Qatar per le corse“.
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