La Ferrari non riesce a centrare la vittoria nel gran premio di casa nonostante la prima fila, cosa ha causato questa ennesima sconfitta? Ferrari Vettel
La Ferrari, dopo la vittoria in Belgio, era sicura di poter ripetere il successo anche qui in Italia di fronte ai propri tifosi; ma così non è stato. Il Gran Premio d’Italia è solo l’ultima gara dove la Ferrari ha gettato alle ortiche l’occasione di una vittoria; di solito le rosse confermavano la loro superiorità durante le prove libere di ogni weekend prima però di incappare in qualche imprevisto, come la ‘maledettissima pioggia’. La domanda a questo punto è: ma si tratta solo di sfortuna o del fatto che la Ferrari forse non è così forte come si possa pensare?
La risposta sta nel mezzo. Sicuramente la dea bendata quest’anno non ha sorriso ai piloti Ferrari in diverse occasioni, ma bisogna considerare che tutti corrono nelle stesse condizioni, asciutte o bagnate che siano, quindi non si può sempre dare la colpa alla sfortuna.
Quest’oggi infatti, le Ferrari avevano tutto il favore del pronostico grazie anche alla mancanza della famosa “nuvola fantozziana”, la prima fila poi garantiva una sicurezza maggiore. Qui arriviamo a tutto quello che non ha funzionato in questo gran premio partendo dal primo problema: la partenza, il momento più importante della gara.
I primi tre partono bene, ma Vettel sembra partire meglio di Raikkonen che cerca di chiuderlo; per fortuna i due piloti non arrivano al contatto e sfilano dopo la prima curva nelle stesse posizioni della qualifica fino alla variante della roggia dove accade l’episodio chiave.
Hamilton grazie alla scia riesce ad attaccare Vettel (forse rallentato da Raikkonen) cercando l’approccio all’esterno (poi interno nella curva successiva), ma Vettel frena leggermente tardi non chiudendo troppo la curva e finendo addosso a Hamilton causandogli il testacoda. La colpa del contatto è abbastanza evidente che sia di Sebastian Vettel visto che Hamilton lascia lo spazio al tedesco; è anche per questo motivo che la direzione gara ha giudicato questo contatto come normale incidente di gara.
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Il secondo problema della gara è stato il gioco di squadra del team Mercedes che come nei precedenti gran premi ha utilizzato Bottas come “stopper” per danneggiare la Ferrari di Raikkonen. Sicuramente si tratta di un episodio bruttissimo da vedere in presa diretta, soprattutto se fatto con così tanta evidenza (eloquente il team radio di Bottas); ma è anche vero che nel regolamento non vi è presente nessuna regola che lo vieti.
Non è la prima volta che la Mercedes utilizza questo tipo di strategia e forse non sarà neanche l’ultima, ma;si tratta di una strategia che nessun team si;era mai sognato di fare, perchè nessun pilota sarebbe disposto ad appoggiarla. Bottas al termine della gara ha rivelato quanto per lui fosse importante tenere alle spalle Raikkonen in quel momento della gara per il bene del team. Tutto questo da un certo punto di vista è molto squallido; non perchè sia brutto aiutare il proprio team, ma perchè pur di farlo si è disposti a danneggiare la propria gara.
Insomma Bottas avrà pure dimostrato di essere un buon pilota ma sicuramente si è meritato il nomignolo di “gregario” e su questo ha poco da lamentarsi. Tra l’altro, nonostante il podio, non si tratta certamente di una buona gara da parte del finlandese della Mercedes che;ha faticato non poco a sorpassare la Red Bull di Verstappen, senza riuscirci.
L’ultimo problema della gara è stato quello che ha dato la mazzata decisiva: il blistering. Raikkonen con le gomme SuperSoft era riuscito ad avere lo stesso ritmo di Hamilton permettendogli di rimanere in testa. Successivamente la Ferrari è andata in difesa, fermando Raikkonen prima di Hamilton, evitando così un possibile undercut. A questo punto Hamilton ha provato ad andare più lungo del finlandese ma questo si è rivelato totalmente controproducente visto che all’uscita del pit stop Hamilton si è ritrovato più distanziato da Raikkonen; il finlandese infatti, in un primo momento era riuscito a far segnare dei tempi interessantissimi con le Soft, fino al momento dell’inizio del blistering.
Raikkonen non è stato l’unico ad accusare del blistering, anche Vettel aveva iniziato ad accusarlo durante il;suo stint su Soft, tanto da costringerlo a;rientrare prima del previsto ed eliminando ogni speranza di andare fino in fondo con quella gomma. Fa quasi strano pensare come adesso alla Ferrari non sarebbe più di tanto dispiaciuto se;la Pirelli avesse portato anche qui a Monza le famose gomme 0,4mm, che sembravano tanto avvantaggiare la Mercedes.
Il problema accorso a Raikkonen e Vettel con le gomme Soft non;era presente nelle frecce d’argento, nonostante entrambi i piloti erano stati;alle spalle di una vettura per diversi giri (Hamilton dietro a Raikkonen e Bottas dietro a Verstappen),;questo per confermare che i problemi di blistering di Raikkonen non sono tutti da ricondurre allo stopper Bottas.
Quindi la Ferrari non è così competitiva come lo si pensa? Forse si, ma sicuramente Mercedes e Ferrari sono più vicini di quanto lo si pensa,;e non si può più pensare che la Ferrari possa permettersi di dominare ogni gran premio, anche perchè questo non è mai accaduto.
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