Charles Leclerc ripercorre quella telefonata decisiva di Maurizio Arrivabene che lo avrebbe poi ingaggiato in Ferrari.
Charles Leclerc è arrivato in Ferrari con una chiamata di Maurizio Arrivabene. Anche se non tutto è andato secondi i piani per il monegasco, allora poco più che ventenne.
Nel 2018 era approdato in Formula 1 e correva con la Sauber di Fred Vasseur (che qualche anno dopo sarebbe diventato team principal della scuderia di Maranello, quando si dice il destino). Eppure nel cuore aveva un sogno: la Ferrari.

Charles Leclerc ha sempre avuto il desiderio di poter gareggiare con una scuderia storica come la Ferrari. E quel momento sembrava finalmente essere arrivato.
In una nuova intervista con L’Officiel, il pilota classe ’97 ricorda quella “surreale” telefonata con Maurizio Arrivabene che diede una scossa alla sua vita e alla sua carriera.
“Ero in barca, a Monaco. Avevo messo il telefono in modalità silenziosa, quando trovai una chiamata da Maurizio Arrivabene”, racconta Leclerc al magazine. “Dissi ai miei amici di spegnere i motori perché il capo della Ferrari mi aveva chiamato e non mi sentivo bene…”
La telefonata non era andata come lui si aspettava.
“Avevo capito che non mi avrebbero preso in Ferrari. Pensavo fosse un po’ strano che mi avesse chiamato per dirmelo. Sono rimasto deluso”, prosegue Charles Leclerc.
Poi rivela l’incredibile dettaglio: “Quindici secondi dopo mi ha richiamato per dirmi che stava scherzando. Ho riattaccato il telefono e mi sono tuffato in mare. Sembrava tutto così surreale!“
Il resto è storia. Charles Leclerc e Kimi Raikkonen si sono scambiati di posto: il monegasco è passato in Ferrari (affiancando Sebastian Vettel), il finlandese invece in Sauber (poi Alfa Romeo), dove vi resterà fino al suo ritiro, nel 2021.
Crediti immagine di copertina: Kym Illman.
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