Una serie di episodi discutibili e sfortunati hanno caratterizzato l’inizio di stagione di Charles Leclerc. Charles Leclerc Ferrari F1
Siamo al 26° giro del gran premio del Canada: la situazione vede Vettel in testa con un paio di secondi di vantaggio su Hamilton, con Leclerc terzo a meno di tre secondi dalla Mercedes. La Ferrari decide correttamente di richiamare ai box il tedesco per coprire un eventuale undercut di Hamilton. L’inglese va ai box due giri dopo.
Ma per il cambio gomme di Leclerc la Ferrari aspetta molto, forse troppo. Addirittura fino al trentatreesimo giro. Tant’è che quando il monegasco torna in pista si ritrova a circa tredici secondi di distacco dall’inglese!
Una Ferrari che per la prima volta in stagione avrebbe potuto giocare un due contro uno per poter battere la Mercedes. Una partita che, se giocata in superiorità numerica, avrebbe potuto essere vinta ed avrebbe più facilmente potuto indurre la Mercedes ad un errore. Invece la sosta ritardata di Leclerc ha lasciato solo Vettel contro un Hamilton con una Mercedes in possesso di un ritmo gara superiore. Charles Leclerc Ferrari F1.
Leclerc che non viene neanche avvisato della penalità di cinque secondi combinata a Vettel. Nel caso in cui fosse stato avvertito, avrebbe potuto terminare la gara in seconda posizione, dato che negli ultimi giri i suoi tempi erano più veloci di quelli del compagno di squadra. Charles Leclerc Ferrari F1.
Quelli accaduti in Canada sono soltanto gli ultimi episodi di un inizio di stagione pieno di circostanze sfortunate per Leclerc, con la Ferrari che per lui ha spesso adottato strategie quantomeno discutibili.
Già nella prima gara in Australia, il monegasco, quinto ed in rimonta sul compagno di squadra, riceve l’ordine di non attaccarlo. Ma quella fu una scelta condivisibile, perchè una lotta per la quarta e quinta posizione alla prima gara della stagione, in una pista in cui i sorpassi sono difficili, non avrebbe sicuramente giovato a nessuno in casa Ferrari.
Ma gli episodi controversi che lo riguardano proseguono anche nelle gare successive. In Bahrain, nonostante una velocità nettamente superiore a quella di Vettel, il muretto lo invita a rimanere un paio di giri dietro al compagno, prima di tentare l’attacco. Ordine di scuderia giustamente ignorato dal monegasco, che decide di sorpassarlo immediatamente. Charles Leclerc Ferrari F1. Charles Leclerc Ferrari F1.
Ma è in Cina dove si è toccato l’apice. A Shanghai, quando si trova in terza posizione, gli viene dato ordine di lasciare strada a Vettel, in possesso presumibilmente di un passo più veloce del suo, cosa che in realtà non si verifica. Poi i due cambi gomme ritardati gli fanno perdere anche il quarto posto ai danni di Verstappen.
Prima di Montreal, la sagra del pit stop ritardato lo vede protagonista anche a Baku, dove perde la quarta posizione ancora ai danni di Verstappen. A Barcellona è la scelta della gomma dura, di gran lunga meno competitiva rispetto alle altre mescole, a tagliarlo fuori dalla lotta per il podio.
Dulcis in fundo l’episodio di Monte Carlo, in cui Charles chiede al muretto se il suo crono sarebbe stato sufficiente per passare il taglio. Domanda a cui non riceve risposta e il risultato è la clamorosa eliminazione in Q1,
C’è comunque da dire una cosa: Mattia Binotto, già dai test di Barcellona, ha da subito messo le cose in chiaro, affidando a Vettel il ruolo di prima guida. Ma la SF90 non si sta dimostrando all’altezza della Freccia d’argento ed a meno di clamorosi miracoli sportivi, sempre però dietro l’angolo, la rossa del 2019 non sarà della partita per il mondiale. Charles Leclerc Ferrari F1.
L’obiettivo sarà dunque quello di avvicinare le prestazioni della Mercedes ed essere in lotta per la vittoria per il maggior numero di gare possibile. Charles Leclerc Ferrari F1.
E’ dunque parere di chi vi scrive, che un team come la Ferrari, imbattuto in un complicato inseguimento, debba mettere da parte le sue gerarchie interne, anche se ben delineate già da inizio da stagione.
Avere due piloti che si spingano e si stimolino a vicenda può senz’altro favorire il miglioramento della vettura. Riservare lo stesso trattamento ad entrambi e giocare con due punte aumenterebbe le possibilità di ottenere risultati migliori e indurrebbe più facilmente gli avversari all’errore. Si eviterebbero poi conflitti all’interno del team, sempre fastidiosi e di cui, in questo preciso momento storico, la casa del Cavallino proprio non ha bisogno.
Pensieri del sottoscritto che derivano dal fatto che la Ferrari in queste prime sette gare ha dimostrato di avere in squadra due piloti che possiedono una velocità molto similare, a differenza di quanto accaduto negli ultimi anni.
Leclerc sta dunque reggendo alla grande il confronto con un quattro volte campione del mondo, palesando con la velocità dimostrata in pista di meritare un trattamento diverso da quello di semplice seconda guida.
F1 | Gp Francia – Honda: in arrivo la terza evoluzione della power unit