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F1 | Ferrari riduce l’usura gomme: il segreto sta… nel motore

Non solo cavalli freschi dalla nuova power Unit Ferrari introdotta a Monza: l’ibrido migliora la gestione gomma.

Ferrari motore gomme
Un’attenta analisi durante la pausa estiva ha permesso a Ferrari di ridurre l’usura gomme grazie al motore. Credits: XBP Images

La quarta, ed ultima, Power Unit concessa dal Regolamento ha fatto il suo esordio sulla SF-23 a Monza. I benefici sono stati evidenti, con la Rossa che non ha avuto rivali sui rettilinei dell’Autodromo brianzolo.

L’assetto a minimo carico, con l’adozione dell’ala posteriore piatta già utilizzata lo scorso anno, ha così permesso di nascondere le ormai croniche difficoltà al retrotreno che tanto avevano messo in crisi Leclerc e Sainz in Olanda.

Ma non è tutto. Secondo quanto riportato da Motorsport.com, la nuova specifica della Power Unit di Maranello avrebbe permesso anche una miglior gestione degli pneumatici.

L’usura gomme, si apprende, è stata oggetto di intense analisi nel corso della pausa estiva, all’esito delle quali i tecnici della Rossa avrebbero compreso che a frenare la SF-23 non erano solamente le già ricordate carenze a livello aerodinamico, bensì anche una troppo brusca erogazione della potenza in uscita di curva.

Ecco che allora, in vista di Monza, si è scelto di agire sulla componente ibrida, sfruttando l’unico sviluppo stagionale concesso dal Regolamento.

Nuove strategie per l’ibrido Ferrari: il motore aiuta le gomme

Gli elettronici del Cavallino hanno, così, sviluppato nuove strategie di parcellizzazione dell’energia elettrica nell’arco del giro, permettendo a Leclerc e Sainz di ottenere una spinta meglio distribuita negli allunghi dello Stradale e senza quella erogazione immediata che aveva quale effetto collaterale l’aumento dell’usura degli pneumatici.

Questo vantaggio, come ovvio, non è limitato a Monza. La Rossa, difatti, potrà adattare le nuove strategie di erogazione dell’ibrido nei restanti appuntamenti del mondiale, con miglioramenti anche nella gestione delle partenze.

A Singapore la Ferrari, verosimilmente, tornerà a giocare in difesa. Ma questa innovazione, unita ad un’ala posteriore ad alto carico studiata per Marina Bay, rappresenta una carta importante per continuare a sperare nel secondo posto in classifica costruttori.

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