Nel GP di Las Vegas di F1 la Ferrari può tornare competitiva, Carlos Sainz e Charles Leclerc esaltano le potenzialità della SF-24 sulla Strip.
Ferrari pronta a brillare nella notte del GP di Las Vegas di F1, Charles Leclerc e Carlos Sainz puntano tutto sul Rosso. La SF-24 potrebbe sposarsi meravigliosamente con le caratteristiche del tracciato statunitense, a meno della grande incognita legata alle temperature. I miglioramenti apportati alla monoposto – e l’ipotesi del nuovo fondo sperimentale – sembrano però quantomeno attenuare i dubbi tecnici.
Tre gare alla fine, tre battaglie per determinare la regina del campionato Costruttori. McLaren, Ferrari e Red Bull si sfideranno nelle notti di Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi per centrare un obiettivo tanto ricco quanto prestigioso. Il team Papaya si presenta da favorito e pensa già a Losail, dove potrebbe prendersi un’agevole vittoria: per Maranello la grande chance è il Nevada.
Vincere (e convincere) sulla Strip varrebbe oro per la Ferrari, in vista di un appuntamento difficile come quello qatariota e uno più “misterioso” – e tutto da scoprire – a Yas Marina. La SF-24 potrà godere del layout del circuito, sulla carta perfettamente adatto alle caratteristiche della pista. E se entrambi i piloti del Cavallino Rampante sottolineano l’incognita temperature, l’arma segreta è il fattore umano.
Leclerc e Sainz puntano su Las Vegas: fattore umano e pochi dubbi tecnici
Il primo aspetto, banale da sottolineare, è che Las Vegas è un purissimo cittadino: un tracciato dove l’abilità del pilota può fare la differenza, al contrario di quanto il semplicistico percorso della pista possa far pensare. Ferrari, così, può contare sulla sua principale e più potente arma segreta: Charles Leclerc, uno dei più abili interpreti sulla griglia di questa tipologia di circuiti.
“Lo adoro, ma adoro tutti i circuiti cittadini – ha spiegato alla vigilia delle prime Prove Libere il monegasco – Mi piace la sensazione di essere così vicino al muro, mi piace questa sfida come pilota. È difficile perché c’è poca aderenza e quindi si scivola dappertutto, ma mi piace questa sensazione“.
Nulla di più promettente, quindi, per bissare il successo di Montecarlo (sfuggito di un soffio, poi, a Baku). Carlos Sainz, dal canto suo, vuole chiudere la sua carriera da ferrarista conquistando il titolo Costruttori. Las Vegas è favorevole alla Ferrari “se si guarda al layout“, sostiene il madrileno, ma “quando si guarda alle temperature e si sa quanto abbiamo faticato quest’anno con le gomme, allora sicuramente no“.
Insomma, la gara di domenica mattina sarà un vero e proprio test per gli uomini di Maranello: splendere nella luminosa notte del deserto vorrà dire aver corretto uno degli ultimi veri punti deboli della SF-24.
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Foto Copertina: Scuderia Ferrari
