Il Presidente della FIA minaccia l’utilizzo di una clausola in grado di bloccare qualsiasi vendita del campionato di F1.
Sono passati due decenni da quando Bernie Ecclestone e Max Mosley, all’epoca rispettivamente numeri uno di F1 e FIA, sottoscrissero un contratto con cui la Federazione avrebbe concesso i diritti commerciali del Campionato a Formula 1 per i successivi cent’anni. Tra le varie pattuizioni, le parti previdero una clausola soprannominata “Don King”, divenuta improvvisamente attuale.
Vi abbiamo raccontato dello scontro in atto tra FIA e Liberty Media, società a capo della F1, dopo che il Presidente della Federazione, Mohammed Ben Sulayem, aveva giudicato come “assolutamente sproporzionata” la cifra di 20 miliardi che il fondo dell’Arabia Saudita avrebbe offerto alla proprietà del campionato.
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A tale dichiarazione era seguita la dura risposta di Formula 1 e Liberty Media. Le due parti hanno infatti scritto una lettera indirizzata alla Federazione contestando duramente l’operato del Presidente. Non si è fatta attendere la risposta dello stesso Ben Sulayem che, in occasione del Rally di Monte Carlo, è tornato sulla vicenda.
“Il campionato è nostro. Lo abbiamo semplicemente affittato”, spiega il numero uno della FIA. “La FIA dovrebbe avere voce in capitolo in caso di offerte d’acquisto”, aggiunge poi.
Nello specifico, Ben Sulayem sembra riferirsi alla già ricordata clausola “Don King”. Prendendo il nome dal noto manager sportivo statunitense, questa pattuizione doterebbe la Federazione di un vero e proprio potere di veto. Di conseguenza la FIA sarebbe in grado di arrestare sul nascere qualsiasi operazione di vendita dei diritti commerciali del campionato.
A poco più di un mese dall’inizio della stagione 2023, tra FIA e Liberty Media è scontro totale. Le parti si sono allontanate nel corso dello scorso campionato e il rischio, ora, sarebbe quello di una clamorosa separazione.
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