Fisichella a ruota libera sul rapporto che aveva coi fratelli Ralf e Michael Schumacher.
Giancarlo Fisichella è stato l’ultimo italiano ad aver vinto un GP di Formula 1, e anche uno dei fortunati ad aver lavorato a stretto contatto con i fratelli Ralf e Michael Schumacher.
Classe 1973, il pilota italiano ha disputato, tra l’altro, 231 gare e vinto tre Gran Premi. Lo ricordiamo per aver corso con la Benetton (dal 1998 al 2001) e la Renault (2005-2007), affiancando Fernando Alonso. Attualmente gareggia nel Mondiale Endurance con la Ferrari 488 GTE Evo. Nella classe GTE Pro ha vinto due volte le 24 Ore di Le Mans: nel 2012 e nel 2014.
Ripercorrendo la sua lunga carriera in Formula 1, Fisichella ha raccontato a Il Corriere il rapporto che aveva con Ralf e Michael Schumacher. Se col primo era tutt’altro che idilliaco, col secondo era un tipo di legame molto diverso.
“Non c’è stato un buon rapporto con Ralf Schumacher, nel 1997 alla Jordan. Era “fighettino”, si sentiva superiore nonostante lo bastonassi”, ha spiegato Fisichella, senza troppi giri di parole. “In Argentina ero secondo e lui terzo. Mi toccò e dopo il Gp fece una battuta del cavolo: “Vabbè, gli offrirò una pizza”. Da lì in poi con lui fu tutto in salita.”
Con Michael Schumacher, tutt’altro rapporto:
“Persona, oltre che pilota, di ben diversa caratura. Avevo un ottimo rapporto con Schumi: abbiamo la passione del calcio e almeno 2-3 partite della Nazionale piloti le disputava sempre. Abbiamo condiviso pista, calcio, cene, karaoke: peccato che abbia fatto la fine che sappiamo, il destino è a volte crudele e penso anche a quanto capitato ad Alessandro Zanardi”, ha ricordato al Corriere.
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