Antonio Giovinazzi ha parlato a margine dell’Alfa Romeo day sul circuito di Balocco: “E’ stata dura stare in panchina e vedere gli altri correre per due anni. Finalmente è arrivato il mio momento!”.
Il pilota di Martina Franca debutterà come pilota titolare di Formula 1 nei test della prossima settimana di Barcellona e lo farà con un team storico. Il suo debutto da titolare infatti coinciderà con quello del ritorno dell’Alfa Romeo nella massima categoria del motorsport.
Quell’Alfa Romeo che negli anni ’20 e ’30 con Tazio Nuvolari dominava sui circuiti di tutto il mondo. La stessa Alfa Romeo che è già nella storia della Formula 1 in quanto vincitrice dei primi due titoli piloti, nel 1950 con Nino Farina e l’anno seguente con il grande Juan Manuel Fangio.
L’ultima apparizione come costruttore risale al 1985 e c’era un pilota italiano alla guida, Riccardo Patrese. Dopo 34 anni di attesa è arrivato il momento del grande ritorno del biscione e ci sarà ancora un pilota italiano al volante, appunto Antonio Giovinazzi, che avrà dunque una grande responsabilità sulle spalle.
In attesa dell’inizio ufficiale della nuova stagione, oggi è stata una giornata di celebrazioni in casa Alfa. A Balocco, paesino del vercellese, si è tenuto l’Alfa Romeo day sullo storico circuito che la casa del biscione utilizza per i collaudi delle proprie vetture. Oltre a Giovinazzi era presente anche l’altro pilota, il campione del mondo 2007 Kimi Raikkonen.
Il pilota pugliese ai microfoni di Sky Italia si è detto impaziente per l’inizio della nuova stagione: “Nel team la motivazione è molto alta ed io sono carichissimo. La macchina è bellissima e spero anche che vada fortissimo”.
Giovinazzi è entrato nella famiglia Ferrari alla fine del 2016 dopo il secondo posto nel campionato GP2. In questi due anni oltre a svolgere il ruolo di terzo pilota del Cavallino è potuto salire anche sulla Haas e sulla Sauber. Ma per lui il 2019 sarà il primo anno da pilota titolare: “Ho svolto una preparazione completamente diversa. Anche negli ultimi due anni mi sono sempre preparato bene. Ma ovviamente adesso ho la motivazione in più di avere un posto da pilota ufficiale. Sono stati due anni lunghi. Essere lì in panchina e guardare gli altri correre non è stato facile. Però adesso finalmente è arrivato il grande momento e non vedo l’ora di iniziare”.
Antonio ha però già avuto modo di correre due gran premi in Australia e in Cina nel 2017 quando dovette sostituire sulla Sauber l’infortunato Pascal Wehrlein, ma la situazione attuale è molto diversa da quella vissuta due anni orsono: “In Australia seppi il sabato mattina che avrei dovuto correre. In Cina non si disputarono le libere del venerdì. Sono state due gare in cui ho imparato molto, ma adesso avrò la mia vera occasione. Ho fatto una buona preparazione questo inverno, ho già parlato con i tecnici, col mio ingegnere, con il team. Ho visto l’evoluzione della macchina da novembre ad adesso. Quindi è completamente diverso. A Barcellona potrò avere la mia macchina e iniziare a capire cosa migliorare. Non vedo l’ora di iniziare lunedì”.