Il GP di Abu Dhabi mette fine ad un anno ricco di sorprese e di cambiamenti inaspettati per Alexander Albon. Tutto è infatti iniziato un anno fa, proprio ad Abu Dhabi. Albon GP Abu Dhabi.
Albon, nel settembre 2018, aveva firmato un contratto biennale per correre in Formula E con la Nissan. Ma quando gli si è presentato davanti il treno della Formula 1, ha voluto prenderlo a tutti i costi. Dopo circa un mese di trattative fra la Nissan e la Red Bull, il lunedì successivo al GP di Abu Dhabi, la Toro Rosso annunciò Albon come pilota ufficiale, al fianco di Daniil Kvyat. Albon GP Abu Dhabi.
Ma le sorprese per lui non sono affatto finite. Il giovane pilota anglo-thailandese, nella prima metà della stagione con la scuderia di Faenza, ha infatti messo in mostra tutte le sue qualità e complice anche le pessime prestazioni di Gasly, ha ottenuto la promozione in Red Bull nel corso della pausa estiva.
Il suo momento positivo è continuato anche in Red Bull, dove ha inanellato una serie di ottimi risultati, terminando le gare sempre nelle prime sei posizioni. Come conseguenza di tutto ciò, la Red Bull lo ha meritatamente riconfermato per il 2020 accanto a Max Verstappen.
Se solo Lewis Hamilton non l’avesse speronato nel corso del penultimo giro del GP del Brasile, avrebbe anche festeggiato il suo primo podio in Formula 1. Ma Abu Dhabi gli offre un’ultima possibilità, prima che cali il sipario sul 2019.
La maggior parte degli appassionati e dei suoi colleghi considera il circuito di Yas Marina come il più brutto tra quelli presenti in calendario, assieme a Sochi. In questo senso, Albon va invece in controtendenza, reputandolo un bel circuito soprattutto nell’ultima parte, quella in cui si trova la sequenza di curve a 90 gradi.
Ma Yas Marina non gli rievoca certamente bei ricordi. In due occasioni negli ultimi tre anni ha infatti perso i rispettivi campionati per i quali competeva. Nel 2016 uscì sconfitto dal duello con Charles Leclerc, che vinse il titolo della GP3. In quell’occasione, Albon fu anche protagonista di un brutto incidente in gara 2.
Nel 2018 contese fino all’ultimo round il titolo della Formula 2 a George Russell, ma rimase piantato alla partenza e i suoi sogni andarono rapidamente in frantumi.
Seguono le parole del 23enne pilota anglo-thailandese della Red Bull alla vigilia dell’ultima gara della stagione, al tramonto di Abu Dhabi.
“Mi piace Abu Dhabi e Yas Marina è una pista abbastanza bella che conosco bene. Ognuno ha opinioni diverse sul circuito, ma a me piace. Penso che l’ultimo settore sia abbastanza bello. E’ tecnico ed ogni curva è molto simile all’altra, quindi se sei bravo in una, sei bravo in più curve!”.
“Il fine settimana avrà un’atmosfera diversa per due motivi diversi. In primo luogo perché è l’ultima gara della stagione, quindi tutti non vedono l’ora che arrivi la pausa di Natale e si riposino. In secondo luogo, Abu Dhabi è solitamente il luogo in cui viene deciso il campionato nelle categorie minori come F2 e F3, cosa che è accaduta a me prima della F1. Abbiamo il test per aspettare con impazienza la settimana dopo la gara. Ma il mio obiettivo in questo momento è quello di finire l’anno forte ed al vertice, così da prendere questo impulso nel 2020“.
F1 | GP Abu Dhabi – Leclerc: “Triste pensare che non starò in macchina per un po’”