Il 2019 della Scuderia Ferrari termina decisamente con una gara sottotono: una strategia discutibile e dei problemi accusati alle pistole durante il primo doppio pit stop hanno messo in ombra la prestazione della SF90 che quest’oggi sul circuito di Yas Marina si è rivelata essere soltanto la terza forza, dietro Mercedes e Red Bull. Il GP di Abu Dhabi si conclude con il terzo gradino del podio per Charles Leclerc e la quinta posizione per Sebastian Vettel, al termine di un’annata che dalle premesse faceva ben più sperare ai tifosi – e agli addetti – del Cavallino. gp abu dhabi ferrari binotto
Terzo gradino del podio per Charles Leclerc e quinta posizione per Sebastian Vettel: così termina il Gran Premio di Abu Dhabi per la Scuderia Ferrari. Una gara decisamente sottotono dove una strategia discutibile e dei problemi accusati alle pistole durante il primo doppio pit stop hanno offuscato una realtà ben più importante. gp abu dhabi ferrari binotto
Sul circuito di Yas Marina la SF90 si è rivelata essere soltanto la terza forza generale, dietro Mercedes e Red Bull, con una continua perdita nelle curve lente – tallone d’Achille della monoposto di Maranello di questo Campionato – nei confronti dei diretti avversari. Le premesse dei test invernali avevano fatto sperare i tifosi – e gli addetti – del Cavallino in qualcosa di più, speranze che sono state decisamente rotte già al gran premio d’Australia.
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Pochi barlumi di luce: la scommessa vinta su Charles Leclerc, autore di ben sette pole position, dieci podi, vincitore a Spa e soprattutto a Monza; la rinascita di Sebastian Vettel nella metà di stagione con la vittoria a Singapore e la pole in Giappone. Ma purtroppo tante, troppe ombre: mancata affidabilità, molteplici errori al muretto e al pit, la rivalità tra i due piloti mal gestita, una presidenza poco presente, una monoposto non all’altezza della sfida davanti a sè.
Ferrari – e chi ne fa le veci come il team principal Mattia Binotto – avrà un lungo lavoro da fare durante questo inverno su più fronti perchè, se si vuol lottare per riportare i titoli a Maranello, non è certo questa la strada da seguire.
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Le parole di Mattia Binotto gp abu dhabi ferrari binotto
“Charles aveva circa 2,5 secondi di vantaggio su Verstappen. Verstappen stava aumentando il suo ritmo e poteva arrivare a tiro di undercut. Per noi fermarsi abbastanza presto e andare con le dure – le dure potevano durare tutta la gara dalle indicazioni del venerdì – era un modo per rimanere davanti, garantire la posizione e arrivare in fondo.”
“Poi così non è stato, più avanti quando Verstappen ha messo le gomme più fresche ha potuto superare Charles. In quel momento Charles ha fatto un secondo pit stop non perchè con quelle gomme non poteva arrivare in fondo ma perchè aveva la possibilità di fermarsi senza perdere posizioni.”
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“Oggi non era la nostra gara migliore vedendo anche venerdì e la qualifica di sabato. Qualche cosa dovevamo tentare. Guardando anche ai Campionati, oggi l’unica cosa che potevamo provare a fare era guadagnare il terzo posto con Charles con 11 punti di svantaggio su Verstappen.”
“Quindi era molto difficile come obiettivo ma qualcosa andava provata. Arrivare terzi (sul podio, ndr) è tutto sommato la posizione della nostra vettura oggi. Vedere Charles sul podio era importante, ha fatto una bella gara. Ha fatto una bella stagione, se l’è meritata. Era giusto così, fuori dal podio sarebbe stato un peccato.”
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“Sebastian è sicuramente molto motivato, l’ha mostrato nella seconda parte della stagione. E’ stata una stagione lunga e quindi si arriva anche alla ventunesima gara con delle motivazioni in meno. Però Seb è con noi l’anno prossimo senza nessun dubbio e sono sicuro che lo ritroveremo motivatissimo.”
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“La priorità di questo inverno è lavorare, rimanere concentrati tutti. La macchina è a buon punto, ci rimane ancora un po’ di sviluppo aerodinamico da fare. Lavorare uniti e cercare di lavorare bene. Si pensa che finita la stagione si vada in vacanza, in realtà è il momento più intenso.”
“La Red Bull fa paura in qualsiasi prospettiva. E’ una grande squadra, lo è sempre stata, è cresciuta. Sta crescendo anche il motore e non solo il loro telaio. Hanno tante risorse a disposizione e bisognerà farci i conti sicuramente. Ci sono tre squadre molto forti, tutte. Ce n’è una da battere, la Mercedes, e credo che ci stiamo tutti attrezzando per provarci.“
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