Siamo giunti al terzo appuntamento della stagione 2023 che si terrà all’Albert Park. Scopriamo insieme, in questa analisi della pista, le insidie per Pirelli e Brembo nel GP d’Australia.
La F1 torna in pista questo fine settimana per affrontare le curve dell’Albert park di Melbourne. Dopo la reintroduzione della quarta zona DRS, come cambiano i carichi sulle coperture e sull’impianto frenante? Vediamo insieme in questa analisi della pista, come si sono preparate Pirelli e Brembo per il GP d’Australia.
Pirelli: non c’è più il salto di mescola
Ricorderete che lo scorso anno, il costruttore italiano scelse di portare C2, C3 e C5 per incrementare lo spettacolo. Per il 2023, Pirelli ha scelto di accantonare il salto di mescola e portare la gamma mediana (C2,C3,C4) dei suoi compound aggiornati per questa stagione. Il tracciato australiano presenta un’alta capacità di evoluzione dopo essere stato riasfaltato nel 2022, con un bitume misto a particelle metalliche che restituisce un grip medio. Livelli di trazione e frenata del circuito australiano fanno registrare forze sulle coperture nella media.
Queste le parole di Mario Isola, direttore Motorsport Pirelli: “Per il Gran Premio d’Australia abbiamo scelto lo stesso tris di mescole del 2019. Dopo un paio d’anni di assenza dal calendario della Formula 1 dovuti alla pandemia, l’anno scorso avevamo optato per un salto di mescola, portando la più morbida C5 insieme alla C2 e C3. La gara del 2022, vinta da Charles Leclerc, è stata ad una sola sosta e i team hanno tutti scelto di montare Hard e Medium, relegando la Soft alle sole qualifiche.
Nel prossimo fine settimana, i team avranno invece a disposizione C2, C3 e C4 consentendo così di avere, almeno sulla carta, più opzioni a disposizione in termini di strategia. Ci aspettiamo un’elevata evoluzione della pista nel corso del weekend, come tradizionalmente avvenuto a Melbourne, mentre le forze che interesseranno i pneumatici sono nella media. La pista è molto scorrevole e anche le curve sono ora più veloci dopo le modifiche introdotte lo scorso anno, favorendo così i sorpassi e lo spettacolo”.
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Nel GP d’Australia sono 3 le curve più impegnative per i freni Brembo
Per il circuito australiano gli impianti frenanti delle monoposto non sono sottoposti a stress eccessivi. Tra le 14 curve dell’Albert Park, solo 3 sono le più impegnative. Curve 1, 3 e 11 sono le interessate, con una potenza frenante sviluppata superiore ai 2000 kW ciascuna. Le decelerazioni stimate su queste tre si attestano sui 4.5 – 4.7 G, con il picco massimo raggiunto alla staccata di curva 11. Considerando le curve più impegnative, il tempo speso sui freni è piuttosto limitato, con la percentuale che si ferma al 12% del giro.
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