Non il miglior debutto in Ferrari per Lewis Hamilton che si porta a casa un amarissima decima posizione nel GP d’Australia: la lettura della gara del pilota inglese
Termina il primo appuntamento della stagione di Formula 1 2025. Si conferma quanto visto nella giornata di ieri: McLaren dominatrice, Red Bull con Verstappen in agguato, Mercedes segue, Ferrari ultima dei top 4. Ma quanto visto oggi dalla rossa di Maranello è stato qualcosa di scioccante, il peggior debutto che Lewis Hamilton poteva mai immaginarsi: ecco la lettura del GP d’Australia del sette volte campione del mondo.
Sin dal venerdì, nel corso delle prime due sessioni di prove libere, Lewis Hamilton si è visto con qualche difficoltà. E’ stato molto complicato anche per un campione del suo calibro riuscire ad ambientarsi in un nuovo team dopo anni corsi in Mercedes. Motore diverso, team completamente diverso, concetto della monoposto opposta e, dopo la gara possiamo dire soprattutto, ingegnere di pista nuovo.

Proprio su questo ultimo fattore dobbiamo porre l’attenzione. Dopo anni abituato con Peter Bonnington, “Bono”, Hamilton ha ereditato l’ingegnere di Sainz, ovvero Riccardo Adami. Tra i due, nel corso della gara, non sono mancati dei problemi. Più volte il pilota inglese ha chiesto in radio di essere informato con maggiore accuratezza su specifici fattori e, in altre occasioni, ha chiesto di essere “lasciato solo”.
Ma partiamo dall’inizio. Hamilton parte dall’ottavo posto con gomme intermedie. Mentre Leclerc, sin dal primo giro, riesce a superare sia Albon che Tsunoda, il 44 rimane bloccato dietro ai due che sono nettamente più lenti. La SF-25 perdeva tantissimo in uscita dall’ultima curva dove il pilota Williams riusciva a guadagnare quei decimi necessari per proteggersi.
La situazione è cominciata a farsi complessa con l’interruzione della pioggia e la comparsa della traiettoria asciutta. Hamilton seguendo tutti gli altri è tornato ai box per montare il compound duro nonostante la pioggia attesa nei prossimi 5 minuti. E infatti, come previsto, è arrivato il diluvio. Mentre tutti sono rientrati ai box la Ferrari decide di continuare con le slick perdendo un’infinità di tempo.
La mazzata arriva dalla Safety Car uscita per recuperare la Red Bull di Lawson. Con il gruppo ricompattato, Hamilton torna ai box per rimontare le intermedie ed esce al decimo posto. Proprio in questa posizione dopo essere stato sorpassato da Piastri nell’ultimo giro, che tra l’altro gli romperà anche la bandella destra dell’ala anteriore, passerà sotto la bandiera a scacchi.

Non il debutto che si sarebbe aspettato. “E’ stato molto difficile. Una delle gare più dure che mi potevo aspettare. Essere in quelle condizioni con questa macchina, con una nuova Power Unit, con nuovi ingegneri ed un volante con funzioni completamente diverse, è stato terribile. Mi aspettavo di più. Ad un tratto eravamo in lotta per il podio, ma poi con la pioggia tutto è peggiorato”.
- “La pioggia si è intensificata soprattutto nell’ultimo settore, ma tutto il resto della pista sembrava asciutta. Sapevo che qualcuno si era già fermato ai box, ma non sapevo che aveva iniziato a piovere così forte anche in alto punti della pista. Nessuno me lo aveva detto”.
“È stata un’opportunità un po’ persa. Oggi non abbiamo portato la macchina nella giusta finestra ma non credo sia così tanto indietro. Vedremo in Cina”.
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*Foto in copertina, credits: Getty Images
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