I commissari hanno convocato Carlos Sainz al termine delle prove libere 3 del GP d’Australia: ecco il motivo e il risultato dell’investigazione.
Una buonissima ultima sessione di libere a Melbourne per la Ferrari dal punto di vista della performance, leggermente sporcata da una convocazione degli stewards. Carlos Sainz è infatti stato richiamato dai commissari al termine delle prove libere 3 del GP d’Australia.

Ritornato in pista questo fine settimana dopo aver saltato il Gran Premio dell’Arabia Saudita a causa dell’appendicite, Sainz è apparso a suo agio con la SF24 già dalle libere del venerdì.
Nelle FP3 del sabato mattina, lo spagnolo ha ottenuto il terzo tempo alle spalle di Charles Leclerc e Max Verstappen. Sainz non è riuscito a migliorare il crono segnato con la media C4, pneumatico con il quale era stato il più veloce dello schieramento.
Una sessione dunque positiva, leggermente macchiata da un episodio nel finale. Il #55 ha infatti ricevuto la chiamata dai commissari per un errore commesso durante la fase delle prove di partenza.
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Nella nota ufficiale degli stewards, si legge che Sainz ha violato l’articolo 12.2.1 i) del codice sportivo, non rispettando quanto il direttore di gara ha disposto nelle note dell’evento.
“La macchina 55 ha effettuato una prova di partenza violando le note dell’evento del direttore di gara, le quali consentono una prova di partenza soltanto quando la macchina abbia già passato il traguardo.” affermano i commissari.
“La vettura 55 non aveva ancora superato la linea e, nonostante i commissari abbiano riconosciuto che la situazione davanti a lui fosse confusionaria, in conformità con i precedenti, gli stewards assegnano una reprimenda di guida.“ concludono.
È bene ricordare che le reprimende cumulabili sono tre; oltre questa cifra, si incappa in una penalità in griglia di dieci posizioni.
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