Il GP d’Australia si conclude con tre grandi colpi di scena: a vincere è Bottas e non Hamilton, il connubbio Honda-Red Bull permette a Verstappen di chiudere in terza posizione, va male alla Ferrari che chiude in P4 e P5, attardata rispetto al resto del gruppo. Sarà un mondiale tutto da leggere, con le stesse gomme Pirelli che hanno funzionato in modo anomalo durante la gara. Vettel ha accusato problemi di potenza al motore, ma in Ferrari, nonostante il passo più veloce del monegasco, hanno deciso di tenere le posizioni invariate con Leclerc che chiude dietro a Sebastian. Male Gasly che non riesce a chiudere a punti a causa del duello perso con Kvyat; chiude la gara in zona punti Raikkonen con l’Alfa Romeo Racing.
GP Australia – Sintesi gara
Dopo l’attesa invernale riparte la formula 1 con il primo gran premio della stagione! Un inizio aggressivo per Bottas che supera Lewis Hamilton a al via e si porta in P1! Anche Leclerc ci prova su Verstappen e Vettel ma alla fine è costretto ad alzare il piede e a rimanere in quinta posizione.
Un po’ di caos al via con Ricciardo che finisce sull’erba per cercare di sopravanzare Sergio Perez. L’australiano e Robert Kubica sono rientrati ai box dopo il primo giro, Ricciardo ha cambiato l’ala anteriore distrutta dall’escursione fuoripista, stessa cosa ha fatto Robert Kubica.
Passo simile per le monoposto nei primi giri della gara, Gasly è in sedicesima posizione ma non riesce a sopravanzare Kvyat: la situazione dà un’idea di quanto sia complesso sorpassare in questo momento, nonostante le modifiche regolamentari alle ali pensate dalla Federazione. A dieci giri dall’inizio della gara la situazione è invariata ma all’undicesimo giro c’è il primo colpo di scena del weekend: Il motore Renault della McLaren di Carlos Sainz va in panne e il pilota spagnolo è costretto al ritiro. Un’escursione fuoripista di Leclerc costringe il monegasco ad allontanarsi da Verstappen. Nessun apparente danno sulla monoposto di Charles, sempre in P5.
Girano in fotocopia al tredicesimo giro Bottas e Hamilton mentre Vettel perde qualcosa e ha un passo simile a Max Verstappen. Al tredicesimo giro inizia il valzer dei pit stop: sia Raikkonen che Hulkenberg effettuano la sosta montando la gomma bianca per essere sicuri di arrivare fino in fondo (mescola dura). Strategia diversa per la Ferrari che va ai box, dopo un giro record del tedesco che monta gomme medie con banda gialla. Si copre la Mercedes con Hamilton che risponde alla strategia della Ferrari. Bottas è invece sempre leader della gara.
Strategia per ora difficile da comprendere quella di Ferrari e Mercedes con Vettel e Hamilton: Bottas al ventesimo giro fa giro record, Verstappen incomincia a guadagnare su Lewis e Sebastian Vettel. Nel frattempo Giovinazzi finisce lungo e viene superato da Magnussen e Hulkenberg, oltre che dal compagno di squadra Kimi Raikkonen.
La situazione per Hamilton e Vettel è complessa: la gomma soft non funziona a dovere, Bottas si è fermato ai box, Leclerc e Verstappen invece proseguono, avendo percorso ben 25 giri con gomma rossa! Al ventiseiesimo giro rientra però il pilota olandese della Red Bull: Bottas è di nuovo leader della corsa, Max rientra invece dietro al tedesco della Ferrari in P5. Verstappen guadagna su Vettel, dietro nel “Gruppone” ci sono le vere battaglie che regalano spettacolo. Al ventinovesimo giro rientra Leclerc: il monegasco monta gomma dura, sintomo di come la gialla non stia soddisfacendo Ferrari e Mercedes. Verstappen nel frattempo martella ed è vicinissimo a Vettel! Max lo supera e si mette a rincorrere anche Lewis Hamilton! Leclerc è nel frattempo il più veloce in pista con la gomma dura (banda bianca).
Amaro invece il gran premio casalingo per Ricciardo costretto al ritiro, stessa sorte tocca a Grosjean. Gasly è l’unico pilota in pista a non essersi ancora fermato, e a metà gara occupa la sesta posizione in gara. Il francese si è fermato e Kvyat lo sopravanza al suo rientro in pista, con un gran sorpasso all’esterno.
Al quarantesimo giro la situazione è: Bottas – Hamilton – Verstappen – Vettel – Leclerc – Magnussen – Hulkenberg – Raikkonen – Stroll – Kvyat – Gasly.
Curioso al quarantatreesimo giro il team radio di Vettel che chiede a muretto: “Perché vado così piano?”; il muretto replica al tedesco: “Al momento non lo sappiamo”. Situazione difficile per la Scuderia con presunti problemi di potenza al motore.
Sono dieci i giri al termine, Verstappen continua a tallonare Lewis Hamilton, Gasly è ancora dietro a Kvyat: una situazione molto particolare con la Toro Rosso davanti alla Red Bull del pilota francese.
Max finisce lungo e rallenta, ora sono 3 i secondi di distacco con il pilota inglese della Mercedes. Giro record per Verstappen al cinquantacinquesimo giro, 1.1 il distacco da Hamilton. 2 giri al termine, Verstappen è in zona DRS su Hamilton.
Giro veloce per Bottas che probabilmente guadagnerà anche il punto extra che da quest’anno viene assegnato al pilota che fa segnare il giro più veloce in gara.
Termina il gran premio d’Australia con la vittoria di Bottas, secondo Hamilton che riesce a tenere sul Toro Verstappen, terzo Max. Notte fonda per la rossa di Maranello: solo P4 e P5 e grande distacco accusato dai primi. Grande gara per Magnussen che chiude in P6, seguito da Hulkenberg, dall’Alfa Romeo Racing di Raikkonen, poi da Stroll e da Kvyat che è riuscito a tenersi dietro Gasly. Una gara anomala quella di Albert Park e un interrogativo comune accompagna i tifosi della Scuderia di Maranello: dov’è la Ferrari?
Grande prova di forza di Bottas che si prende gara e giro veloce, portando a casa ben 26 punti. La stagione è tutta da vivere, il tracciato australiano è una pista molto particolare, cosa si vedrà in Bahrein?
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