Charles Leclerc conquista la vittoria a Melbourne grazie ad una prestazione magistrale. Perez e Russell completano il podio in una gara caratterizzata da vari colpi di scena, quali il ritiro di Sainz e il ritiro di Verstappen. Ecco a voi la sintesi della GP dell’Australia.

Leclerc straripante in quel di Melbourne, conquistando una vittoria a dir poco schiacciante. Perez e Russell a completare il podio in una gara caratterizzata da vari colpi di scena, quali i ritiri di Verstappen e Sainz. Ecco a voi la sintesi della GP d’Australia.
Partenza e primi giri
Allo spegnimento dei semafori Leclerc ha un buono spunto e riesce a tenersi la prima posizione, portandosi dietro Max Verstappen. In terza posizione si inserisce Lewis Hamilton, il quale ha ottenuto la partenza perfetta, scavalcando Norris e Perez. Pessima, invece, è la partenza dell’altra Ferrari, quella di Carlos Sainz: lo spagnolo ha faticato sin dai primissimi metri, scivolando in 15a posizione. La situazione peggiora, e di tanto per il #55. Nel tentativo di recuperare posizioni, al giro 2, Sainz tenta l’attacco su Zhou in curva 9, ma finisce lungo, fino a girarsi in ghiaia in uscita di curva 10. Risultato irreversibile: macchina insabbiata, lo spagnolo esce dall’abitacolo della F1-75. Primo colpo di scena di questo GP dell’Australia e, intanto, la Safety Car fa il suo primo ingresso in pista.
Al giro 6 la Safety rientra e la gara riparte. Leclerc dà lo strappo e cerca subito di allungare, ma Verstappen resta incollato ai suoi scarichi. Pochi metri più dietro c’è Hamilton, il quale vede ingombrante negli specchietti la sagoma della Red Bull #11 di Perez, deciso a riprendersi la posizione persa al via.
G10-26
Al giro 10 Perez tenta un deciso attacco su Lewis Hamilton in curva 3. Riesce ad inserirsi nella traiettoria interna dopo una timida chiusura dell’inglese e, grazie ad una gran staccata, mette le sue ruote davanti e passa. Perez, dunque, riconquista la terza posizione. Intanto nelle retrovie Vettel finisce in ghiaia in uscita di curva 11: rientra in ultima posizione.
Leclerc vola! Il distacco tra lui e Verstappen è, al giro 14, di quasi 6 secondi. L’olandese lamenta di tanto graining sull’anteriore sinistra. Al giro 17 Bottas, sul rettilineo principale, svernicia l’Alpha Tauri di Tsunoda. Il giapponese è sotto l’attacco anche di Magnussen, ma il danese commette lo stesso errore di Sainz. Tuttavia, riesce a tenere la sua Haas in pista, perdendo però la dodicesima posizione.
Al giro 19, Verstappen rientra ai box e monta gomma bianca: pit-stop veloce (2.9), rientra in settima posizione. Alle sue spalle il duello Gasly-Alonso con lo spagnolo che, consapevole del non-attacco di Gasly su Verstappen, non ci pensa due volte e si butta dentro, portando a casa un fantastico sorpasso che gli vale l’ottava posizione. Nel mentre, Hamilton si è attaccato a Perez e, al giro 21, quest’ultimo rientra ai box, così come Norris. Entrambi con gomma hard, rientrano rispettivamente in nona e dodicesima posizione. Rientra anche Ricciardo, il quale esce davanti al trenino guidato da Albon.
Al giro 22 rientrano sia Leclerc che Hamilton. Il monegasco mantiene agilmente la testa, mentre la Mercedes del #44 esce davanti a Perez. Il messicano non ci sta e, all’esterno di curva 9, si riprende quella posizione grazie ad un fantastico sorpasso. Duello bollente che viene però congelato dall’incidente di Vettel, il quale provoca una Safety Car. Ne approfitta Russell, il quale entra subito ai box e, grazie alle velocità ridotte, torna in pista in terza posizione, davanti ad Alonso, il quale non si è fermato.
G27-40
La Safety Car rientra e la gara riparte. Questa volta Leclerc non è eccellente nella ripartenza e Verstappen lo attacca in curva 1. Il monegasco, però, si difende bene e allunga nuovamente. Al giro 30, il distacco tra i due è di 2.5 secondi. Qualche metro dietro Perez ingaggia battaglia con Alonso per la quinta posizione e riesce facilmente a sorpassarlo. Pochi secondi dopo arriva il turno di Hamilton e, come con Perez, Alonso lascia la porta aperta con la consapevolezza che non è la sua lotta. Dunque Lewis passa e sale in quinta posizione.
Leclerc butta pesantemente il piede sull’acceleratore ed inanella un giro veloce dietro l’altro, portando il distacco su Verstappen a 4 secondi. Intanto le McLaren si sbarazzano di Magnussen e conquistano la settima e ottava posizione. Al giro 36 Perez attacca Russell dopo esser stato per parecchi giri incollato ai suoi scarichi e, alla staccata di curva 11, il messicano si porta sul gradino più basso del podio. Leclerc lì davanti continua a spingere come un dannato ed è il primo a scendere sotto il muro dell’1:22, e di tanto (1:21.291).
Al giro 39 arriva il secondo clamoroso colpo di scena. Verstappen parcheggia la sua Red Bull dopo curva 2, è ritiro! I problemi al motore costringono all’olandese di alzare bandiera bianca, esposto regime di VSC.
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G40-58
Bandiera verde, Leclerc ora può respirare. Al giro 44 sono 13 i secondi di vantaggio su Perez, mentre i commissari infliggono una penalità di 5 secondi a Stroll. La lotta a centro gruppo si infiamma, protagonista Stroll, Gasly, Bottas e Alonso. Gasly è ingombrante negli specchietti di Stroll, il quale fa le spalle larghe e non lo fa passare. Al giro 50, Gasly riesce a prendersi il sorpasso, che gli vale la nona posizione. Poco dopo anche Bottas scavalca Stroll per la TOP10. Negli ultimi passaggi di questo gran premio Alonso accusa un problema sulla sua Alpine e rallenta.
Al giro 55 Gasly va lungo in curva 13 e finisce sull’erba. Bottas ne approfitta e sale in nona posizione, mentre Leclerc continua indisturbato la sua marcia verso la bandiera a scacchi.
Giro 58, la scalata è terminata. Charles Leclerc vince il GP dell’Australia e lo conclude con un altro giro veloce, a testimonianza di una superiorità schiacciante. Perez e Russell completano il podio, Hamilton è quarto davanti all’idolo locale Daniel Ricciardo. Questa la classifica finale.
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