Il GP d’Azerbaijan si è concluso portando alla luce evidenti problemi di porpoising, sofferti particolarmente da Lewis Hamilton, mettendo così a rischio la sua partecipazione per il GP del Canada.
Lewis Hamilton in Canada ci sarà, nonostante i dolori sofferti nel GP d’Azerbaijan a causa dell’elevato porposing. Il problema, infatti, è particolarmente sentito in casa Mercedes, dove entrambi i piloti si sono spesso lamentati, tentando di ottenere risposte dalla FIA.
Il GP dell’Azerbaijan poi, è stato particolarmente doloroso per Hamilton, che l’ha definita “la gara più dolorosa della mia vita”. Alla fine del GP, infatti, le immagini che mostravano il britannico mentre faticava ad uscire dalla monoposto hanno reso chiaro a tutti quanto il problema sia marcato.
Il tutto è stato poi accompagnato dalle parole di Toto Wolf, che a fine GP ha espresso tutta la sua preoccupazione rispetto alla situazione attuale. Per il team principal la situazione è insostenibile, al punto che la gara di oggi potrebbe aver compromesso Hamilton, tanto da fargli saltare il prossimo appuntamento in Canada.
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L’allarme però, sembra ora rientrato. È arrivata infatti velocemente la risposta del pilota britannico, che ha confermato la sua presenza per l’ormai vicino GP del Canada attraverso il proprio profilo Twitter. Le parole di Hamilton, tuttavia, sono sembrate tutt’altro che scontate, dopo le sue dichiarazioni a fine GP:
“Venerdì non sono riuscito a finire le mie long run a causa del dolore alla schiena, mi sono svegliato dolorante anche stamattina. Anche se il rimbalzo era sopportabile sui rettilinei, in curva diventa molto difficile tenere macchina lontano dai muri. Non possiamo fare molto per correggere il problema ora, ma non possiamo andare avanti così per quattro anni, qualcosa va fatto”.
“È stata la gara più dura e dolorosa della mia vita, non voglio avere di nuovo quel rimbalzo nella mia macchina. Farò del mio meglio per evitarlo la prossima volta. Siamo preoccupati in particolare per la sicurezza, non credo di aver mai provato niente del genere da pilota, è molto strano”.