Dopo un’alba rossa in Australia, il Bahrain ci consegna un tramonto rosso. Sebastian Vettel ha infatti conquistato la seconda vittoria in 2 GP disputati, che non accadeva in Ferrari dal 2004 (con M. Schumacher). Per la prima volta nell’era ibrida, Mercedes non riesce a centrare un successo nei primi due appuntamenti stagionali. Analizziamo dunque il passo gara mostrato non solo dai top team, ma anche dal resto della griglia. Passo gara Bahrain
Il capolavoro di Vettel
Prendendo in considerazione i giri più importanti della gara, che ne hanno deciso il risultato, possiamo notare un passo gara molto simile tra Ferrari e Mercedes. Nel primo stint, infatti, Sebastian Vettel riesce ad aprire il gap su Valtteri Bottas soprattutto nei primi 11 giri, portandosi fino ai 3.3 secondi di vantaggio. Almeno sulle gomme Supersoft, la vettura di Maranello evidenzia un maggior degrado, che permette al pilota Mercedes di chiudere il divario fino ai 2.2 secondi, prima che Vettel si fermi per montare le Soft. Non straordinario il ritmo di Lewis Hamilton sulla gomma gialla, ritenuta più prestazionale da Pirelli: dopo il sorpasso su Gasly all’inizio dell’ottavo giro, il gap di 14 secondi dalla leadership scende di 1 solo secondo fino al giro 18, soprattutto a causa del degrado sofferto da Vettel.
La gara si decide però nello stint finale, quando la Ferrari passa con Vettel al “piano B” e decide di tentare l’azzardo e non fermarsi più. Dopo che Bottas aveva chiuso il gap dal pilota tedesco fino a 4.1 secondi, Sebastian riesce magistralmente ad allungare sul finlandese con decisione. Al giro 43 il distacco tra i due è il massimo dell’intera gara, 8.1 secondi. Da lì partirà una rimonta furiosa ma vana di Valtteri, che non riesce a superare il 4 volte campione del mondo e vincere il GP.
L’altro 4 volte campione del mondo, con gomme 6 giri più fresche del compagno in Mercedes, gira costantemente mezzo secondo più veloce di S. Vettel, ma è solo negli ultimi 10 giri che trova un ritmo insostenibile per gli altri, portando il suo guadagno medio a 1/1.5 secondi su Seb e 7/8 decimi sul numero 77. Dopo essersi portato in vantaggio strategico durante il Q2, pianificando fin da subito la singola sosta, Lewis Hamilton si è trovato involontariamente penalizzato dalla voglia della Mercedes di vincere. Spostando Bottas su una strategia a 1 sosta ha costretto anche Ferrari a reagire, portando a casa una vittoria importante dopo essere stata sconfitta sul piano tattico.
Gasly straordinario, ma il gruppo è compatto
Grazie anche (e soprattutto) ai ritiri di alcuni top drivers,;ben 8 team su 10 sono andati a punti questo weekend, lasciando a quota zero solo Red Bull e Williams. La differenziazione delle strategie e le prestazioni in Bahrain ci hanno fornito un quadro più completo di dove si trova ogni vettura, chiarendo che la battaglia a centro gruppo sembra spietata. La super gara di Pierre Gasly porta in cascina ben 12 punti alla Toro;Rosso: il pilota francese ha saputo far funzionare la strategia a due soste, controllando bene la gara e senza mai mettere alla frusta. Il suo miglior giro non brilla come quello di altre scuderie, ma la sua tremenda costanza tra il 1.34 alto e 1.35 basso è segno di fiducia nei mezzi a disposizione e di una gara intelligente.
A livello puramente prestazionale, ottimi i passi di Renault e McLaren. Il team di Woking segna un giro veloce davvero impressionante (seppur con Supersoft), mentre Renault, soprattutto con Nico;Hulkenberg, si dimostra una vettura molto efficace sul lungo andare. Incredibile il lavoro di Marcus Ericsson, che batte il più quotato Charles;Leclerc e porta a casa i primi punti dell’Alfa Romeo Sauber con una sola sosta (Soft – Medium). Il suo passo gara su gomma Media si è rivelato davvero costante, sul piede del 1.36.5. Una guida senza sbavature che, unita alle potenzialità del mezzo che iniziano a mostrarsi, ha permesso allo svedese di imporsi come protagonista in Bahrain.
Risale la Force;India che conquista il primo punto stagionale grazie a Esteban Ocon. Il passo gara della scuderia sponsorizzata BWT rimane comunque lontano da quello di Haas, oggi non prima degli “altri”,;ma comunque in grado di fare punti pesanti con Magnussen. Oltre alla Force India, che dà segnali di ripresa, anche la Williams appare in difficoltà:;lontana da tutti per gran parte della gara, l’ultima squadra motorizzata Mercedes non ha saputo fare meglio di un ultimo e penultimo posto su una pista solitamente congeniale.
E ora in Cina…
Arriva il primo back-to-back stagionale per la Formula 1. Si corre a Shanghai, una pista per certi versi simile al Bahrain, ma che mette in mostra un tratto medio-lento più sviluppato,;dove capiremo ancor meglio le doti aerodinamiche delle vetture 2018. Attendiamo con ansia di poter valutare finalmente la reale forza delle Red;Bull, sempre forti durante le prove libere ma condizionate, in un modo o nell’altro in gara. La battaglia a metà schieramento si preannuncia infuocata come in Bahrain, su un tracciato dove i sorpassi sono possibili. Davanti, la Ferrari proverà a negare la vittoria alla Mercedes nuovamente e conquistare un’incredibile terzo successo su tre.