La stagione 2019 è iniziata in modo disastroso per la Williams, che non sembra ancora vedere uno spiraglio di speranza. Entrambe le sessioni di prove libere hanno visto George Russell e Robert Kubica in fondo allo schieramento, con distacchi preoccupanti dagli avversari. Una combinazione di mancanza di componenti di ricambio e scarsa competitività della vettura sta rendendo la vita impossibile ai due piloti: vediamo come commentano la giornata odierna. GP Bahrain Williams
“Siamo dove ci aspettavamo” GP Bahrain Williams
L’evoluzione della pista durante la giornata sembra aver favorito tutti i piloti. Da una mattinata estremamente calda e ventosa si è passati a un pomeriggio più mite e a un’aria più ferma, che hanno consentito un grosso miglioramento dei tempi. Così è stato anche per il rookie George Russell, che ha cercato di estrarre tutto il potenziale della vettura quando le condizioni sono migliorate.
“Guidare in Bahrain mi piace, la pista ha un bellissimo ritmo. Penso che siamo leggermente più vicini, dato che questo circuito ci favorisce più di altri, ma in fondo siamo dove ci aspettavamo. Le prime libere sono state una vera sfida, ma penso che tutti stessero faticando parecchio con il caldo. La sessione pomeridiana è stata molto più piacevole da guidare, ma i tempi sono ancora lontani dall’ideale e c’è molto lavoro da fare. Finché ci troviamo in questa posizione dobbiamo ottimizzare ciò che abbiamo di modo da reagire quando la macchina sarà competitiva.”
“Abbiamo ancora dei dubbi”
Le posizioni di Robert Kubica coincidono in buona parte con quelle del suo compagno di squadra, anche se il ben più navigato pilota polacco si sbilancia di più. Dalle sue parole, infatti, traspare una certa difficoltà nell’interpretare i dati prodotti in queste sessioni, nonostante lo spirito rimanga propositivo.
“Non è stata una giornata facile, ma sappiamo dove dobbiamo lavorare. I dubbi specifici che avevo dopo la prima gara ad ora si sono dissipati. In ogni caso, in Australia avevo un set up diverso da quello di George e le differenze si percepivano. Tuttavia, qui il set up è uguale e percepiamo ancora delle differenze. Spero solo che tutto questo sia risolvibile, ma ci mancano ancora dei dati per capirne le ragioni.”